GENOVA - A Villa Croce dal 12 marzo sino al 21 maggio protagonista la mostra "Genova infinita. Sguardi sulla città tra Noack e Bayter", con lo scopo di riflettere sull'idea di città attraverso la sua immagine riprodotta da artisti di estrazioni e ambiti storici diversi: la visione ottocentesca del fotografo Alfred Noack e quella contemporanea dell'artista Federico Romero Bayter.
"Un nuovo progetto che trae origine dalla sinergia tra il Museo di Villa Croce e il centro di documentazione per la storia, l'arte e l'immagine di Genova (DOCSAI), i quali hanno unito le forze per restituirci un'immagine di città infinita e poliedrica, mutuata dalla vision di due artisti differenti per epoche e forme d'arte - ha commentato la consigliere delegato del Comune di Genova Barbara Grosso -. Una rassegna di grande impatto, che mette in relazione le antiche immagini del grande Noack con l'interpretazione delle stesse da parte di Bayter, geniale artista contemporaneo che quattro anni fa si è guadagnato sul campo il titolo di Talento di Genova. Ringrazio dunque i curatori per aver regalato alla città questa rassegna, che certamente avrà un grande successo tra i genovesi e i visitatori".
Ad essere esposte saranno una selezione di foto di Genova firmate da Alfred Noack, uno dei più famosi fotografi attivi in Italia nella seconda metà dell'800 e grandi tele a olio realizzate espressamente per la mostra dall'artista colombiano Federico Romero Bayter, nominato talento di Genova nel 2019.
"La mostra dedicata a Bayter, che il Comune ha nominato "Talento di Genova" nel 2019 -ha spiegato Anna Orlando, storica dell'arte e membro del tavolo della cultura voluto dal sindaco - si inserisce nella programmazione di questi ultimi quattro anni.
Altro filo conduttore della programmazione del nostro Museo di Arte Contemporanea è la messa in rete e il confronto con opere delle Raccolte Civiche, e in questo caso è esemplare l'originale dialogo tra le grandi tele di Bayter e le magistrali fotografie di Alfredo Noak conservate al DOCSAI curato da Andreana Serra, responsabile di questa importante collezione" (ANSA).
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