ROMA - Marcello Vandelli torna a Roma e porta le sue opere nella prestigiosa Galleria dei Miracoli, in via del Corso con una mostra intitolata ''Io''. Opere che raccontano di sé, del suo trascorso esistenziale, dipinti che trasudano anima e che lungi dal nascondere l'uomo dietro un dito, lo consegnano al suo pubblico senza alcuna mediazione, senza alcuna maschera, facendocelo amare. I è un dialogo intimo che l'artista sceglie di avere con sé stesso e che senza troppi orpelli, palesa un toccante urlo di dolore. Marcello Vandelli vive e opera a Camposanto. In pochi sanno che compone le sue opere in un gigantesco fienile, tra centinaia di pennelli, latte ricolme di colore e libri che in pile gigantesche, sembra quasi lo vogliano abbracciare. Niente in Vandelli è assuefazione ma evoluzione, un cambiamento costante che lo vede spesso misurarsi con se stesso senza mai peccare di imprecisione ma scavando nel profondo con una sensibilità che non accomuna ma distacca per dare il tempo di osservare per poi, in un momento immediatamente successivo, unificare. Le opere del maestro ripropongono temi variegati che affidano al simbolo la sua più alta rappresentazione e che spaziano dalla denuncia sociale, alla celebrazione della figura femminile, di cui Vandelli risulta essere profondo conoscitore ma ad un occhio più sensibile non potrà mancare certo di individuare una tematica cardine, quella esistenziale, che vede Vandelli riflettere sul senso dei sogni, della vita, che lo porta ad elaborare lutti, con uno stile sempre unico ed originale che lo consegnerà alla critica ed al suo pubblico come uno degli artisti più interessanti del panorama pittorico italiano. La mostra si aprirà l'11 marzo, protraendosi sino al 10 aprile. (ANSA).