Martedì 26 Novembre 2024

Alla Pinacoteca Agnelli Lee Lozano, una artista ribelle

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Torino: mostra ’Strike - Lee Lozano’ - © ANSA
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TORINO - Un'artista ribelle, rivoluzionaria, che dopo dodici anni di prolifica carriera, durata dal 1960 al 1972, boicotta con 'General Strike Piece' il sistema dell'arte con un'azione di sciopero: non va più a visitare mostre, musei e gallerie. Fa perdere le sue tracce e chiede che sulla tomba non ci sia il suo nome. E' Lee Lozano, figura chiave della scena newyorkese degli anni Sessanta, la protagonista della nuova mostra della Pinacoteca Agnelli. L'esposizione Strike, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, realizzata in collaborazione con la Collection Pinault, apre al pubblico da mercoledì 8 marzo a domenica 23 luglio negli spazi museali di Torino. Successivamente sarà presentata dalla Collection Pinault, alla Bourse de Commerce, a Parigi da settembre 2023 a febbraio 2024. E' la prima rassegna monografica di Lee Lozano in Italia. "E' un'artista molto apprezzata dalla critica, ma poco nota al grande pubblico. S'inserisce nel percorso della Pinacoteca Agnelli che punta a realizzare mostre originali e inedite riscoprendo nomi di primo piano dell'arte del nostro tempo e collaborando con altre istituzioni culturali internazionali. Il pubblico risponde con crescente entusiasmo alle nostre proposte: sono più di 90.000 i visitatori che, dall'apertura del maggio dell'anno scorso, sono venute qui", osserva Ginevra Elkann, presidente della Pinacoteca. "Il percorso artistico di Lee Lozano ha influenzato intere generazioni di artisti e s'inserisce nelle mostre del terzo piano della Pinacoteca Agnelli dedicate ai pionieri della contemporaneità" spiega Sara Cosulich. "L'artista mette in relazione parti del corpo, soprattutto maschili, con strumenti e attrezzi, martelli, chiodi, viti, seghe, armi, immagini anche molto esplicite a livello sessuale, con cui guarda ai meccanismi di potere e alla violenza della società, al linguaggio e ai messaggi del consumismo, ai meccanismi produttivi dell'arte. Questi attrezzi ricordano anche il passato del Lingotto, la connessione con la fabbrica, la produzione, il lavoro". La mostra segue una prospettiva cronologica in sette sale tematiche. Una è dedicata ai disegni del periodo surrealista-espressionista, una alle tele legate al corpo, poi una serie di disegni in cui il linguaggio degli slogan pubblicitari assume un ruolo sarcastico nei confronti della società, poi i 'Tools', gli 'Airplanes' - tele e disegni in cui mette in dialogo oggetti volanti con orifizi del corpo umano- , infine una sala dedicata alle tele astratte.

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