BILBAO - Il Museo Guggenheim Bilbao presenta una grande retrospettiva dedicata all'artista austriaco Oskar Kokoschka, realizzata in collaborazione con il Musée d'Art Moderne di Parigi e con il patrocinio esclusivo della Fondazione BBVA. La mostra Oskar Kokoschka: Un ribelle di Vienna, visitabile dal 17 marzo al 3 settembre, offre una panoramica completa della carriera dell'artista, una delle figure centrali delle arti plastiche europee del XX secolo.
La retrospettiva del Guggenheim Bilbao ripercorre la produzione di Kokoschka in parallelo con i grandi eventi del XX secolo: dagli esordi nella Vienna dello Jugendstil, sostenuto da Gustav Klimt, allo sviluppo di un proprio linguaggio pittorico in contrasto al rigido decorativismo della Secessione viennese.
Da padre del modernismo, Kokoschka cominciò a manifestare uno stile nitido e spigoloso, espressione di una vulcanica creatività, che suscitò grande scalpore e gli valse la fama di artista ribelle.
Alcuni pittori però trovarono nella nuova pittura concepita da Kokoschka una fonte d'ispirazione, come accadde a Egon Schiele, anch'egli maestro dell'Espressionismo. Dopo aver preso parte alla Grande Guerra e dopo un lungo soggiorno a Dresda, Kokoschka ebbe l'opportunità di viaggiare in tutta Europa, in Nord Africa e nel Levante grazie al gallerista Paul Cassirer. Ne scaturì il desiderio di ritrarre i paesaggi con una potente pittura espressiva di pennellate veloci e colori intensi, sapientemente accostati, che ne rafforzavano il vigore. Negli anni Trenta Kokoschka fece della sua arte uno strumento per la resistenza contro il nazismo, realizzando dipinti che divennero allegorici.
Dovette fuggire dall'Austria dopo che il regime confiscò molte sue opere: si trasferì prima a Praga e poi a Londra, dove il suo impegno politico e sociale si intensificò. Al termine del conflitto Kokoschka si trasferì in Svizzera, dove ebbe modo di ritornare alla sua pittura espressiva e diventare un entusiasta sostenitore dell'Europa finalmente in pace. Qui per il maestro austriaco si aprì una stagione creativa poco nota al grande pubblico, che però ha ispirato una generazione di artisti desiderosi di riscoprire il potere della pittura.
La mostra è arricchita da incontri, laboratori di animazione, proiezioni, visite tematiche e da uno spazio didattico che rivela, attraverso testi, immagini, video e citazioni, le diverse sfaccettature del poliedrico artista come osservatore, ribelle, pittore, professore, umanista e uomo impegnato.
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