DUBLINO - E' candidato a 9 Oscar il film "Gli spiriti dell'Isola" (The Banshees of Inisherim), da poco uscito nelle sale cinematografiche italiane. Girato tra le Aran e Achill Island, il lungometraggio conferma lo stretto legame tra l'Irlanda e il cinema; è profondamente irlandese anche per il cast - Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon e Barry Keoghan - e il regista, Martin McDonagh, nato in Gran Bretagna ma da genitori irlandesi, molto legato ai luoghi della famiglia.
Il film narra la storia della tormentata amicizia tra Colm (Brendan Gleeson) e Padraic (Colin Farrell) durante la guerra civile irlandese del 1923. Ambientato sull'isola immaginaria di Inisherin, nella realtà le riprese sono state fatte su Achill Island, la più grande d'Irlanda, e su quella di Inishmore, la maggiore dell'arcipelago delle mitiche Aran, al largo delle coste della contea di Galway.
Il tour alla scoperta dei paesaggi immortalati dal film parte da Achill Island, facilmente raggiungibile con i voli del vicino aeroporto di Knock, punto di partenza per esplorare il territorio. Sull'isola vi si arriva anche via terra attraverso un piccolo ponte levatoio; qui le guide locali dell'Achill Tourism (achilltourism.com) propongono tour dedicati alla scoperta delle location del film, come Cloughmore, nell'angolo sud-orientale dell'isola, con l'immaginario pub JJ Devines tra scorci bellissimi. Percorrendo la parte meridionale della costa, dopo aver avvistato l'immensa Keel Beach su cui si affaccia l'Achill Island Golf Club, si arriva a Purteen Harbour, stretta insenatura naturale usata dai pescatori, dove è facile vedere le pecore brucare fino al mare. Avanzando lungo questo tratto di litorale si arriva in un'altra location: Keem Bay, una delle spiagge più famose d'Irlanda, dove si trova la casa di Colm. In particolare l'ultimo tratto di strada, che termina sulla spiaggia, attraversa un territorio selvaggio tra ripidi e verdi pendii in cui si incunea il candore della baia; qui vale la pena fare una sosta al Gielty's Clew Bay, il pub più occidentale d'Europa. Poco prima, al bivio una deviazione porta a Lough Acorrymore, uno specchio d'acqua non molto grande in un paesaggio mozzafiato che nel film regala uno dei momenti più intensi, la scena nel cottage della signora McCormick. L'ultima location è la chiesa di St. Thomas, a Dugort, nella parte nord-est dell'isola, che si raggiunge dopo Keel, lungo Slievmore Road verso l'interno fino a The Achill Experience Aquarium o Achill Bogwood Sculpture, laboratorio in cui si lavorano pezzi di legno recuperati nelle torbiere della zona. La chiesa ottocentesca di Dugort, dalle fattezze neogotiche, compare nelle scene della messa, ed è possibile visitarla partecipando al "The Colony Tour" di 2 ore. Poco lontano c'è Dugort Beach, spiaggia immensa e con una fine sabbia chiara e acqua cristallina, da togliere il fiato. Prima di ripartire verso le Aran, merita una sosta un piccolo ma suggestivo agglomerato urbano con antichi edifici come The Old Fisherman Cottage e The Old Beach Cottage.
Chi vuole provare uno degli hotel utilizzati dal cast, può optare per il 4 stelle Mulranny Park Hotel, famoso anche per aver ospitato John Lennon e Yoko Ono. E' in posizione panoramica vicino all'omonima spiaggia, proprio lungo la Great Western Greenway, nel tratto più scenografico.
L'altra isola, Inishmore, in gaelico InisMór, raccoglie tutta la cultura gaelica e la struggente bellezza atlantica con un reticolo di chilometri di muretti a secco. Lunga 12 chilometri e larga meno di 4, è la più grande delle tre isole Aran: per raggiungerle si prendono i traghetti della Aran Island Ferries in partenza da Rossaveel, attivi tutto l'anno. Qui l'isola si visita in bicicletta, anche elettrica, da noleggiare nei mesi meno freddi, ma si possono scegliere i caratteristici calessi o semplicemente andare a piedi. Per la notte c'è il Bed &Breakfast Tigh Fitz a un passo dalla riva di Killeany; la produzione del film ha scelto l'Aran Camping & Glamping con un'incredibile vista sull'Atlantico.
Il tour dell'isola parte dalla piccola e incantevole baia, chiamata dai locali Rabbit Beach, non lontano da un altro luogo immortalato nel film, il cimitero di Killeany con le croci celtiche e le rovine del Saint Enda's Monastery del IX secolo. A meno di 10 chilometri, non lontano dallo spettacolare sito precristiano di Dun Aengus, scenograficamente posizionato in cima a una scogliera, si trova il piccolo villaggio di Gort Nag Capall, vicino al cottage di Padraic. Per una sosta di gusto si può scegliere il caffè-ristorante con tetto di paglia Teach Na Phaidi; nello stesso agglomerato si trova anche l'Aran Island Knitwear Store, dove fare acquisti di maglioni di lana e pelli di pecora conciate. Dopo altri cinque chilometri verso ovest si arriva nell'area chiamata Onaght, o Eoghanacht in gaelico: qui si trova la casa di Dominic, un bungalow realmente presente sull'isola. Lungo il tragitto vale la pena fermarsi da Bláth Na Mara per fare qualche acquisto di prodotti a base di alghe biologiche, raccolte a mano, e farsi suggerire qualche ricetta.
Tanti i punti che sull'isola meritano una sosta, ma viste le dimensioni contenute il modo migliore per scoprirli è camminare senza meta.
Per maggiori informazioni: irlanda.com/gli-spiriti-dell-isola (ANSA).
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