ELEUSIS - Oltre il golfo, le sagome e le luci delle raffineria raccontano il recente passato e in parte il presente della città greca di Eleusi (in greco contemporaneo Elefsina) che oggi ha lanciato il suo anno Capitale europea della cultura per il 2023. Un anno che, nelle speranze del piccolo centro di 30.000 abitanti a ovest di Atene, dovrebbe segnare una rinascita, secoli dopo essere stata il centro dei culti pre-ellenici segreti detto Misteri - si celebrava la vicenda di Persefone sottratta dalla madre Demetra dal re degli inferi, e il suo ritorno, simbolo dell'alternarsi delle stagioni - e un recente destino industriale ora in visibile decadenza.
Per questo il suo tema è Misteri della Transizione, l'aspirazione di intraprendere un nuovo passaggio, ideato dal direttore artistico Michail Marmarinos. "Con questo anno da Capitale europea della Cultura vogliamo metterci al centro dell'attenzione internazionale, con la collaborazione dello Stato, dei privati e delle comunità locali abbiamo superato tante difficoltà per giungere a questo risultato. Siamo la più piccola capitale della Cultura di sempre", dice il sindaco Argyris Oikonomou. E a confermare l'attenzione globale, le tante delegazioni delle capitali della Cultura del recente passato, tra cui Matera 2019. Dopo la cerimonia di inaugurazione, alla presenza della presidente della Repubblica ellenica Katerina Sakellaropulou e del vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, performance e mostre di artisti internazionali e greci ispirati dai Misteri punteggiano le due giorni di celebrazioni tra fabbriche e navi abbandonate, spazi culturali e siti archeologici, ognuna della quali ha un numero. Come Mistero 17, dedicato alla leggendaria attrice e poi ministro della Cultura Melina Mercouri, colei che lanciò l'idea di celebrare le capitali europee della Cultura, con poster, foto, filmati d'annata.
Per il lancio, arrivano in città, come nell'antichità, numerose processioni che alludono al rapporto tra questo mondo e gli Inferi: TimeCircus, collettivo artistico dal Belgio, dopo aver percorso 3.000 km in tutta Europa a piedi, il più lungo corteo di pellegrinaggio nella storia di Elefsina; il Movimento Elefsiniano, 14 associazioni locali che compongono il mosaico culturale della città (qui si sono insediate popolazioni dal Mar Nero, Asia Minore, altre zona della Grecia e oltre) portando musica e danza nelle sue strade; decine di emerodromi (messaggeri), che partendo dal sito archeologico di Kerameikos ad Atene, hanno percorso i 21 chilometri della Via Sacra che dall'antichità collega la città a Elefsina. Quindi il grande spettacolo in mare, dedicato proprio al Mistero della Transizione. Per il direttore artistico Michail Marmarinos, la scelta di Eleusi si spiega con la moltitudine di temi che il piccolo centro contiene "archeologia, e archeologia industriale, immigrazione, lotta sociale, problema ambientale. La cultura, in questo caso, può fare la differenza e lasciare un'eredità tangibile e intangibile...la transizione è stata scelta come metafora della città', ci sono spazi che sono stati aperti, che saranno utili anche ad Atne. Come ad esempio la scuola di coreografia". Eleusi dunque scommette su un futuro diverso dal suo importante passato remoto - ricordato dall'imponente sito archeologico - e da un pesante passato prossimo. La sfida è enorme, ma in città l'entusiasmo è tangibile, tra artisti in ogni dove e giovani volontari sorridenti. (ANSAmed).