VENEZIA - Una particolare iniziativa artistica in cui arte, uomo e ambiente entrano in connessione, è la mostra "Aquae Naturografie. Roberto Ghezzi solo exhibition", a cura di Start Cultura, che è stata inaugurata oggi a Venezia al Fondaco dei Tedeschi, dove resterà visitabile fino al primo maggio.
L'esposizione è l'approdo finale di una ricognizione che l'artista ha intrapreso da qualche anno lungo l'arco costiero dell'alto Adriatico: dopo il litorale del Friuli Venezia Giulia, le coste di Slovenia e Croazia, il progetto è approdato nella Laguna di Venezia con la realizzazione delle opere protagoniste della mostra. Le opere nascono con la scelta, da parte dell'artista, del luogo dell'installazione e della tipologia di tessuto da utilizzare, che viene lasciato parzialmente immerso nell'acqua. La luce, il vento e la pioggia, le piante e gli organismi che vivono in quelle acque agiscono sulle tele per creare paesaggi vivi e sempre diversi.
Ghezzi ha applicato la sua particolare tecnica al largo delle acque della laguna veneta, tra l'Oasi naturale di Valle Averto fino alle aree più urbanizzate dell'Arsenale di Venezia e alle barene "rinaturalizzate".
Le naturografie fotografano anche l'ecosistema in cui vengono immerse, uno strumento di mappatura e monitoraggio del territorio e della sua biodiversità, un aspetto che vede l'adesione al progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con Cnr Ismar di Venezia e Cnr Iom Trieste. L'azione artistica unita al focus scientifico invitano a riflessioni su tematiche estremamente attuali quali la sostenibilità ambientale, la crisi climatica, il ruolo centrale della scienza nella preservazione e conservazione dell'ambiente, l'etica nella produzione e nei consumi. (ANSA).