JESI - Lo sguardo di un artista, l'americano William Congdon, da una prospettiva del tutto particolare: quella di un ambulanziere, tra i primi ad arrivare con le truppe alleate nel campo di sterminio di Bergen Belsen, lo stesso dove era morta Anna Frank con la sorella.
E' la mostra a Jesi (Ancona) in occasione della Giornata della Memoria, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, in collaborazione con The William G.Congdon Foundation, con il patrocinio della Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia, Fondazione Intercultura onlus e del Memoriale della Shoah di Milano, fino al 19 febbraio, presso Palazzo Bisaccioni: "William Congdon. In The Death of One. Artista e ambulanziere nell'inferno di Bergen-Belsen / maggio 1945", a cura di Rodolfo Balzarotti e Francesco Gesti, con il coordinamento di Mauro Tarantino.
Già allestita presso il Memoriale della Shoah di Milano, l'esposizione giunge ora a Jesi a cavallo della ricorrenza annuale del 27 gennaio 2023, Giornata della Memoria. Filo conduttore del percorso è l'opera "In the death of one", testi e schizzi raccolti in un diario, che il pittore americano realizzò dopo aver prestato soccorso come ambulanziere dell'American Field Service - tra aprile e maggio1945 - ai sopravvissuti del campo di concentramento di Bergen Belsen appena liberato dagli inglesi. Il testo fu successivamente rielaborato in un dattiloscritto dal titolo "In the Death of One", memoriale delle sue campagne militari che culminava nell'orrore dell'Olocausto.
Testo e disegni, che l'autore avrebbe voluto pubblicare, rimasero inediti ad eccezione di alcune sezioni pubblicate di recente sulla rivista Italian Poetry della Columbia University.
Dell'opera sono riportate a Jesi alcune pagine originali, a cui si aggiunge una serie di disegni, di opere a olio, testi e documenti che testimoniano quest'esperienza di guerra. Il percorso espositivo si articola in un triplice apparato didattico-documentario: sulla biografia di William Congdon, sulla storia dell'American Field Service, sul campo di Bergen-Belsen tra il 1939 e il 1945. Seguono alcuni disegni originali eseguiti sul posto e altri presenti solo in riproduzione, un bronzo realizzato prima della guerra insieme a un paio di dipinti degli anni successivi, al fine di mostrare la rapida e radicale trasformazione dell'arte di Congdon dopo i traumatici eventi vissuti. Completano la mostra un video con la lettura di pagine del dattiloscritto "In the Death of One" e un breve filmato muto realizzato sul posto da un ambulanziere dell'American Field Service che riprende le opere di soccorso a Bergen-Belsen nel maggio del 1945, lo stesso periodo del soggiorno di Congdon. (ANSA).