Le sculture di Felice Tagliaferri e le drammatiche opere di William Congdon dal campo di Bergen Belsen fino al confronto tra Goya e Grosz: sono alcune delle mostre di questa settimana.
BRESCIA - Il Museo Diocesano ospita dal 12 gennaio al 25 giugno la personale di Felice Tagliaferri. Scultore non vedente, l'artista realizza opere figurative create nel marmo dalla grande potenza espressiva, attraverso la sapiente manipolazione tattile del materiale, con iconografie legate al mondo religioso e descrittive della fragilità umana. In contemporanea, dal 16 gennaio al 26 marzo 2023, il Museo Diocesano di Brescia accoglierà la mostra "Abitare l'eternità. Sonia Costantini e l'icona sacra", a cura di Alberto Cividati, che presenta il confronto tra le icone russe appartenenti alla collezione del museo e la pittura monocroma dell'artista.
PALERMO - Il Museo Riso presenta dal 5 gennaio "Doppio sogno.
Daniela Balsamo. Anomalie / Rori Palazzo. Metabole", a cura di Giulia Ingarao. Le mostre concepite individualmente tracciano due percorsi espositivi distinti che si muovono su binari paralleli, seguendo il tema della rappresentazione inverosimile del reale, attraverso metamorfosi, effetti stranianti e immagini oniriche tanto presenti da sembrare reali.
JESI - In occasione della Giornata della Memoria 2023, a Palazzo Bisaccioni dal 13 gennaio al 19 febbraio la mostra "William Congdon. In The Death of One. Artista e ambulanziere nell'inferno di Bergen-Belsen / maggio 1945", a cura di Rodolfo Balzarotti e Francesco Gesti e con il coordinamento di Mauro Tarantino. Filo conduttore del percorso è l'opera "In the death of one" che il pittore americano realizzò dopo aver prestato soccorso come ambulanziere nel campo di concentramento di Bergen Belsen appena liberato dagli inglesi, lavoro di cui sono riportate alcune pagine originali, a cui si aggiunge una serie di disegni, di opere a olio, testi e documenti che testimoniano quest'esperienza di guerra.
PARMA - Chiuderà il 13 gennaio a Palazzo Pigorini la mostra "Goya - Grosz. Il sonno della ragione", a cura di Ralph Jentsch e Didi Bozzini: nel percorso le ottanta incisioni dei Capricci di Francisco Goya datate 1799 dialogano con i disegni e i dipinti di George Grosz, evidenziando quanto la satira sociale dirompente, l'impegno politico, il rilievo morale e l'estrema innovazione formale siano elementi che accomunano i due artisti.
MILANO - Si divide in 3 esposizioni correlate tra loro e dedicate alla Divina Commedia il progetto "Hommage à Dante: Enfer, Purgatoire, Paradis" di Anne e Patrick Poirier, a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani, in programma dal 10 gennaio. La coppia di artisti ha dedicato a Inferno, Purgatorio e Paradiso un corpus di opere capaci di restituire una personale e moderna riflessione e interpretazione del viaggio dantesco nel mondo ultraterreno. Ogni cantica sarà ospitata in tre luoghi della città: l'Inferno a Casa degli Artisti (10 gennaio - 15 febbraio), il Purgatorio alla Galleria Fumagalli (13 gennaio - 16 aprile) e il Paradiso presso la sede di Antonini Milano a Palazzo Borromeo (13 gennaio - 31 marzo).
TORINO - Dal 13 gennaio al 25 marzo la Biblioteca Reale di Torino ospita "SMENS. La xilografia in rivista": focus sulla storia dell'arte xilografica e tipografica attraverso il dialogo tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise dagli artisti Gianfranco Schialvino e Gianni Verna per la rivista SMENS.
ROMA - Si intitola "Up!" la collettiva a cura di Liliana Liao, in programma dal 12 al 22 gennaio a Palazzo Merulana.
Pensata in occasione del Capodanno Cinese 2023, la mostra presenta lavori di 7 giovanissimi artisti cinesi tutti formatisi all'Accademia delle Belle Arti di Roma che si esprimono utilizzando vari linguaggi.
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