MADRID - L'opera di un "grande maestro" bolognese come piatto forte di una "primavera del Barocco" al Prado di Madrid. Sarà dedicata al 'divino' Guido Reni una delle principali mostre temporanee programmate dal museo spagnolo per l'anno appena iniziato: un progetto ideato per mettere in luce "il contributo" di questo pittore e incisore "all'arte del suo tempo" (a cavallo tra il XVI e il XVII secolo). Organizzata in collaborazione con lo Städel Museum di Francoforte, l'esposizione verrà inaugurata il prossimo 28 marzo e resterà aperta fino al 9 luglio.
La mostra sull'artista bolognese contempla l'esposizione di un centinaio di opere, tra dipinti, sculture e opere grafiche: una parte è attribuita al Reni stesso, mentre le altre sono di suoi contemporanei (come Annibale Carracci, Caravaggio o Francisco de Zurbarán). Un "dialogo" volto a stimolare una "riflessione" sulle "Interazioni reciproche" tra i protagonisti del periodo artistico in questione. Circa un terzo dei lavori inclusi nel progetto appartiene ai fondi del Prado stesso. Tra questi, non dovrebbe mancare il quadro 'Ippomene e Atalanta', recentemente oggetto di un profondo restauro. Il resto delle opere è invece prestato da altre istituzioni culturali. "Ce ne saranno alcune inedite e assolutamente fondamentali", ha spiegato in una conferenza stampa il direttore del museo spagnolo, Miguel Falomir. Come già raccontato qualche tempo fa da media locali, il trasporto fino alla capitale spagnola di alcune di queste opere non sarà un affare semplice: ecco spiegato il motivo per cui il Prado ha avuto qualche difficoltà nel trovare una ditta disposta a prendersene carico. "Alcuni pezzi sono veramente difficili da spostare", ha confermato martedì lo stesso Falomir. L'esposizione è patrocinata in esclusiva dalla Fondazione Bbva. Il Prado ha poi in programma una mostra temporanea su Francisco de Herrera 'el Mozo', considerato uno degli esponenti più innovatori del Barocco spagnolo (25 aprile- 30 luglio) e protagonista anche di un periodo di formazione in Italia. Inoltre il museo madrileno aderirà alle commemorazioni per i 50 anni dalla morte di Pablo Picasso, con un'esposizione prevista tra il 13 giugno e il 17 settembre. Nel corso della presentazione dei progetti per il 2023,
Falomir si è anche espresso sulla recente decisione del Louvre di stabilire un tetto agli ingressi di visitatori per evitare sovraffollamento. "Al momento, non stiamo pensando a una soluzione di questo tipo", ha detto, aggiungendo che una misura del genere sarebbe valutabile se le visite annuali fossero superiori a tre milioni (nel 2022 sono state poco più di 2,4 milioni). "Ma limitare gli ingressi è comunque complesso", ha precisato. Secondo i dati di affluenza appena diffusi dal Prado, quello italiano è stato il secondo bacino di utenza internazionale del museo nell'anno appena terminato dopo quello Usa: nostrana era infatti la provenienza di circa il 5,2% degli 1,2 milioni di visitatori stranieri registrati.