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Al Mav di Ercolano nel 2022 visitatori raddoppiati

(ANSA) - NAPOLI, 09 GEN - Oltre 50mila visitatori, nel 2022 per il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano di Ercolano ed il Museo dell'Ente Parco nazionale del Vesuvio di Boscoreale. Il Mav di Ercolano ha raddoppiato gli ingressi al Museo rispetto all'anno precedente, facendo registrare al botteghino ben 32470 ticket staccati, e il Teatro del Mav, gestito dalla società Gabbianella, ha accolto tra spettacoli di prosa, concerti e saggi scolastici circa 10mila spettatori. Mentre il Museo dell'Ente Parco del Vesuvio ha registrato quasi 10mila visitatori dall'inaugurazione del giugno 2021 a tutto il 2022.
    "Oltre 50mila persone di ogni età, tanti italiani e anche tanti stranieri, coinvolte nelle attività promosse dalla Fondazione nei due musei di Ercolano e di Boscoreale sono un promettente risultato per le due realtà inclusive e legate al territorio. Si chiude un anno importante che ci fa guardare con fiducia al 2023 - commentano Luigi Vicinanza e Ciro Cacciola, rispettivamente Presidente e Direttore generale della Fondazione Cives - Proficua è la collaborazione con le istituzioni locali, a partire dalla Regione Campania. Nuove sinergie organizzative e culturali sono in corso con lo scopo di identificare sia il Mav di Ercolano che il Museo del Parco del Vesuvio di Boscoreale come i luoghi della sperimentazione e della divulgazione dei nuovi linguaggi digitali".
    Una collaborazione che vede la sua realizzazione, anche nel Protocollo d'Intesa, da poco firmato, tra il Parco Archeologico di Pompei, l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, il Comune di Boscoreale e la Fondazione CIVES/MAV di Ercolano, volto alla collaborazione per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione sostenibile dei siti archeologici e naturalistici e delle aree museali di Boscoreale e del Vesuviano. Con questo Protocollo nasce una nuova sinergia ed intesa per promuovere un territorio ricco di bellezza e di antiche testimonianze della civiltà e della cultura campana, che porterà, a breve, anche alla nascita del Polo integrato di Boscoreale con l'abbattimento di un diaframma murario che oggi separa il Museo del Parco nazionale del Vesuvio dal sito archeologico di Villa Regina e dall'Antiquarium di Boscoreale. (ANSA).
   

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