UDINE - Un percorso tra bassorilievi e iscrizioni cuneiformi provenienti dai palazzi reali dei grandi sovrani assiri Sargon II a Khorsabad e Sennacherib a Ninive e oggi custoditi da musei italiani ed europei. In anteprima invece una replica tridimensionale a grandezza naturale di uno dei monumentali bassorilievi rupestri assiri di Faida scoperti dalla missione archeologica dell'Università di Udine nel 2019 nel Kurdistan iracheno. Sono alcuni 'tesori' dell'antichità che saranno esposti dal 17 dicembre al 30 aprile ai Civici Musei del Castello di Udine in una mostra archeologica dedicata all'antica Assiria, il primo impero "globale" della storia. L'esposizione, che si propone di avvicinare il grande pubblico alla conoscenza dell'Oriente antico attraverso il racconto delle scoperte archeologiche effettuate dall'Ateneo udinese nel centro dell'impero assiro, sarà inaugurata venerdì ed è il risultato della collaborazione fra il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine e il Museo Archeologico di Udine con il sostegno della Regione Fvg.
L'esposizione è curata da Daniele Morandi Bonacossi, professore di Archeologia del Vicino Oriente antico e direttore della "Missione archeologica italiana nella regione del Kurdistan - Iraq", dalla vice-direttrice del progetto, l'archeologa Francesca Simi, Luigi Turri, storico del Vicino oriente antico dell'Università di Verona, e Paola Visentini, curatrice del Museo archeologico. All'inaugurazione saranno presenti anche il direttore generale delle Antichità della regione del Kurdistan (Iraq), Kaifi Mustafa Ali, e il direttore delle Antichità di Duhok, Bekas Jamaluddin Hasan. "Questa mostra - ha commentato il sindaco di Udine, Pietro Fontanini - suggella il consolidato rapporto pluriennale tra il Comune e l'Università di Udine in un dialogo finalizzato alla crescita culturale della città". La visita alla mostra sarà assistita da una comunicazione multimediale, realizzata dal Digital Storytelling Lab del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio culturale dell'Università di Udine e dal Laboratorio Gis Gps e Cartografia automatica dell'Università Roma Tre.
Caricamento commenti
Commenta la notizia