(di Mauretta Capuano) (ANSA) - ROMA, 13 DIC - Di che Santo Protettore abbiamo bisogno oggi? "Dico sempre il tirannosauro di Jurassic Park, mi sembra il più adatto al momento". Dopo il trionfo a Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria di Roma, Zerocalcare parla dei Santi Protettori ai quali è dedicata una importante parte della grande personale'Dopo il botto', ideata da Silvia Barbagallo, prodotta da Arthemisia, che si inaugura il 17 dicembre alla Fabbrica del Vapore di Milano dove non poteva mancare Kurt Cobain "che per me è la rappresentazione degli anni Novanta" dice il fumettista.
"C'era già stata una grande mostra al Maxxi nel 2018 però questa è più grossa perché ci sono altri materiali trovati nel corso del tempo e un po' perché dal 2018 ad adesso ho prodotto un botto di roba".
'Dopo il botto' si riferisce al post-pandemia? "E' una specie di ipotetico meteorite che a me sembra si sia abbattuto in parte sulle nostre vite e relazioni che sicuramente, non so se è stata la pandemia, ha prodotto un'accelerazione nella disgregazione dei rapporti tra le persone. Non dunque nella sua dimensione sanitaria, ma proprio nel suo impatto fra le relazioni. Un po' per l'isolamento e lo stare chiusi abbiamo perso il contatto e il confronto con l'altro e anche quando è finita la pandemia su altre cose abbiamo mantenuto questo modo di rapportarci gli uni con gli altri" sottolinea Zerocalcare che ha visto come sempre le code più lunghe della fiera allo stand del suo editore BaoPublishing per i suoi famosi firmacopie.
Oltre 500 le tavole originali, i video, i bozzetti, le illustrazioni e un'opera site specific. "La mostra ha una architettura in cui quando entri vai in una strada in cui ci sono dei palazzi diroccati, ipoteticamente post Apocalisse, post meteorite e ci sono una serie di sopravvissuti che stanno invece sui tetti. Sono un po' le persone che cercano di resistere.
Ognuno ha dei fuochi che si accendono che per me rappresentano dei lumi che sono esempi di resistenza a questo presente. E dentro la mostra ci sono dei lavori fatti per queste resistenze" racconta. E poi c'è una parte che è molto intima, personale, cose legate al mio vissuto. I libri, serie tv, qualcosa di molto individuale e poi ci sono molte cose che non sono inedite ma sono circolate in circuiti che non sono quelli del grande pubblico. Nell'altra sezione ci sono le locandine dei concerti, le copertine dei dischi, le cose legate alle cause sociali. E' la parte più collettiva, io sono quello che le ha disegnate ma fotografano un pezzo di Paese: tutto quello che riguarda la resistenza dei curdi, le vertenze dei lavoratori della logistica di Piacenza, gli operai della Gkm di Firenze".
In arrivo su Netflix anche la seconda serie di animazione dopo Strappare lungo i bordi. "Si chiamerà 'Questo mondo non mi renderà cattivo'. Posso dire che saranno puntate più vicine alla mezz'ora piuttosto che al quarto d'ora, come la precedente, e che ci sarà una storia orizzontale più coesa rispetto alla prima serie. Ci sono io e sempre Valerio Mastandrea che farà l'Armadillo. Il titolo è centrato molto sulla storia".
E l'attualità lo rispecchia? "E' un momento di grossa disgregazione in generale e di grossa fatica per ricomporre un minimo di solidarietà tra le persone".
Ora lo aspetta anche un tour per l'ultimo libro 'No Sleep Till Shengal' (Bao Publishing). "E' un libro a cui tenevo un sacco. Siano stati spediti nel nord dell'Iraq perchè la minaccia di un attacco della Turchia era sempre più imminente e adesso mi sembra che questa cosa sia abbastanza precipitata. La Turchia nelle ultime settimane ha colpito in maniera molto pesante tutto il nord della Siria, sta rendendo il nord un posto invivibile rischiando di cancellare tutta l'esperienza di democrazia che i curdi hanno messo in piedi negli ultimi dieci anni" dice Zerocalcare e scappa dai ragazzi che lo aspettano allo stand del suo editore. "Si vede che c'è stato Netflix. Ci sono ragazzini molto piccoli, che hanno anche 8 anni e hanno letto anche i libri". (ANSA).
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