MILANO - Spegne cento candeline la Triennale di Milano e, per l'occasione, apre al pubblico i suoi archivi. A dicembre 2023 saranno esposti in uno spazio inedito del Palazzo dell'Arte: la prospettiva dall'ingresso verso la scala elicoidale, non più visibile da oltre 30 anni. Si tratta di un patrimonio che conta circa 120mila stampe e fotografie digitali dal 1923 a oggi; un archivio documentale di 1.550 faldoni e 110 quaderni; circa 2.900 disegni e progetti di allestimenti del Palazzo dell'Arte dal 1933 al 2010; circa 1.200 filmati digitalizzati; oltre 22mila pubblicazioni e 800 testate di periodici storici e correnti.
"Siamo un 'elastico': cento anni fa, nel 1923, nascevamo alla villa reale di Monza, con la biennale delle arti decorative. Un anno lontanissimo e vicinissimo - sottolinea il presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri -. Storia e geopolitica sono cambiate, ma sono rimaste in continuità con la storia dell'umanità e la Triennale è oggi uno dei pilastri della cultura, non solo milanese ma mondiale". L'intenzione non è 'celebrare' il centenario, bensì 'viverlo' tutto l'anno con un fitto programma di mostre e eventi nel corso di tutto il 2023. Ci saranno tre grandi progetti espositivi all'insegna della multidisciplinarietà e dell'incontro tra memoria storica e sensibilità emergenti: il Museo del Design Italiano, nuovamente visitabile dal 15 aprile; l'esposizione 'Home Sweet Home', da maggio a settembre; la mostra sulla pittura italiana contemporanea, da ottobre 2023 a gennaio 2024. A Monza è in programma un convegno sulla nascita dell'Isia, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, e un progetto performativo inedito commissionato a Romeo Castellucci, 'Grand Invité 2021-2024' di Triennale. E ancora cicli espositivi di cui saranno protagonisti maestri come Angelo Mangiarotti, Ettore Sottsass, e Gabriele Basilico e collaborazioni internazionali con Fondation Cartier pour l'art contemprain, Jeu de Paume e LE BAL. Alla vigilia dell'anniversario, Triennale presenta anche il piano strategico al 2026 Design the Future, strumento per "rendere chiara l'epidermide di questa istituzione, che sia sempre 'alla portata di tutti'", spiega la direttrice generale della Triennale di Milano, Carla Morogallo.
Quattro gli obiettivi-conduttori: valorizzare il patrimonio in ottica di ricerca e sperimentazione, arricchire il rapporto con il pubblico, rafforzare la reputazione brand, evolvere nel modello organizzativo, attraverso membership, l'ampliamento dell'offerta didattica, l'introduzione del CRM, il consolidamento delle partnership internazionali, gli Stati Generali del Mecenatismo culturale, la riattivazione del Centro Studi di Triennale, e la creazione di un Innovation Hub. Tra i progetti in cantiere per il 2024 c'è una grande mostra dedicata al milanese Elio Fiorucci: "La Triennale è Elio Fiorucci - spiega Stefano Boeri - e il modo migliore per raccontare questa istituzione è pensare a una figura che è stata esplosiva e internazionale, come lui". In costruzione c'è anche un "progetto ambiziosissimo" che "riguarda un luogo importante dell'Italia contemporanea: Lampedusa".
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