Mercoledì 27 Novembre 2024

A Lincoln Center le 700 lingue di New York

Lincoln Center le 700 lingue di New York - © ANSA
Lincoln Center le 700 lingue di New York - © ANSA
Lincoln Center le 700 lingue di New York - © ANSA

- L'ultima scultura sonora dell'artista britannica Es Devlin rende omaggio a New York come la citta' linguisticamente diversa del mondo. Si intitola 'Your Voices', le vostre voci, la sfera composta da 700 cinghie illuminate che ruota lentamente davanti alla fontana del Lincoln Center in uno spettacolo che include turisti, passanti e spettatori degli spettacoli che la Metropolitan Opera, il New York City Ballet e la Filarmonica hanno in oprogramma per le feste. La sfera, che evoca nella forma una gigantesca conchiglia, e' stata commissionata dal colosso dello champagne Moët & Chandon in partnership con la Endangered Language Alliance, una organizzazione il cui mandato e' di proteggere le lingue in via di estinzione. Ciascuna delle cinghie bianche di tessuto industriale simbolizza una delle oltre 700 lingue ancora parlate nelle strade di New York, dall'arabo algerino, l'alsaziano e l'Azero fino allo Zapotec, lo Zarma e lo Zulu, per come sono state censite e mappate dalla Endangered Language Alliance.
    Esmeralda 'Es' Devlin e' una scenografa e costumista che ha lavorato alle Olimpiadi di Londra 2012, ha disegnato il set usato da Dr. Dre, Eminem, Snoop Dogg, Kendrick Lamar e' Mary J.
    Blige al Superbowl dell'anno scorso e sempre nel 2022 ha vinto un Tony per la scenografia di Lehman Trilogy. La scultura rotante funge da lente tra lo spettatore e l'ambiente circostante: la prospettiva di chi guarda e' tagliata e incorniciata dalle cinghie che compongono la scultura evocando il modo con cui la nostra prospettiva viene arricchita dall'esposizione alle strutture linguistiche e alle identita' di altri. Gli intrecci e gli incroci di una cinghia con l'altra a loro volta rappresentano le convergenze e la possibilita' di coesistenza tra chi parla queste lingue diverse. New York dopo tutto e' la capitale del melting pot.
    Di qui al 18 dicembre l'installazione ospiterà vari cori che cantano in lingue diverse, ma ogni giorno i visitatori possono entrare nella sfera e immergersi in un panorama sonoro creato da Polyphonia, il team dei compositori contemporanei Jade Pybus e Andy Theakstone, che usa testi di 'Howards End', il romanzo del 1910 di di E.M. Foster, tradotti in molte lingue: tra cui il celebre sottotitolo: "Connettiti solo! Non vivere piu' in frammenti". 'Your Voices' raccoglie il testimone da 'Come Home Again', l'ultima scultura corale della Devlin installata a fine settembre fuori dalla Tate Modern e che puntato i riflettori sulle specie della biosfera in pericolo attirando una media di settemila visitatori al giorno. (ANSA).
   

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