(ANSA) - ROMA, 21 NOV - "Questa era la casa di campagna di famiglia. Da sempre luogo d'incontro. Ma aprirla al turismo, beh, avevo molta paura. Invece è un'esperienza bellissima: in cinque anni abbiamo accolto persone di 55 nazionalità diverse. E spesso nascono vere amicizie". A raccontare è Vittorio Betteloni, una vita da manager internazionale, dal 2017 host di Airbnb insieme al figlio Mario a Villa Betteloni, villa veneta della seconda metà del XIV secolo, in Valpolicella.
E' una delle residenze più belle della terra dell'Amarone, acquistata dalla sua famiglia nel 1665 e frequentata negli anni anche da Giosuè Carducci, amico di uno dei suoi avi, e oggi tra le perle della nuova categoria Dimore storiche lanciata da Airbnb sull'onda del crescente trend dell'Heritage Tourism (già raddoppiato in Europa, rispetto al 2019, nei primi sei mesi del 2022) per facilitare la ricerca di chi è alla ricerca di un soggiorno immerso nella storia e nella bellezza del patrimonio culturale (www.airbnb.it/dimorestoriche). "Chi viene qui si sente a casa, anche se questo luogo è quanto di più diverso da casa loro - racconta Mario - Già il check in è un'esperienza: chiedono degli affreschi del '700, della biblioteca o del giardino all'italiana". "Un rapporto e uno scambio che negli hotel non si può avere", commenta Vittorio, che qui coltiva anche vigne a regime biologico. "Sarebbe importante oggi costruire una rete di offerte tipiche del territorio tra noi locali - lancia l'appello - dal mio amico che alleva escargot all'altro che coltiva zafferano. In molti, quando mi salutano, mi dicono che torneranno, anche solo per ascoltare le storie di questa terra". Soprattutto, non lo nasconde, "aprire al turismo mi permette di fare vivere una residenza così importante, che altrimenti sarebbe un problema mantenere. L'ho fatto per garantire un futuro a Villa Betteloni e ai miei figli". (ANSA).
Caricamento commenti
Commenta la notizia