DUBLINO - Paul David Hawson, in arte Bono Vox, leader della storica band U2, si racconta nella sua prima autobiografia "Surrender: 40 Songs, One Story", presente sugli scaffali delle librerie di 15 Paesi in tutto il mondo. E' un viaggio letterario a cuore aperto nella sua vita e soprattutto nella sua città, un tributo a Dublino che ha sempre avuto un ruolo importante per la band, celebrata in numerose canzoni, in particolare nell'album "Song of Innocence". «Quando ho iniziato a scrivere questo libro - racconta Bono Vox - speravo di definire in dettaglio ciò che in precedenza avevo solo abbozzato nelle canzoni. Le persone, i luoghi e le opportunità della mia vita».
Viaggiare a Dublino attraverso i luoghi di Bono e degli U2 può essere un approccio insolito e divertente per tutti e non solo per chi ama la band, un modo originale di scoprire la capitale irlandese. Il viaggio parte dalla casa natale di Bono, dove tra l'altro si sta realizzando un documentario di accompagnamento al libro. L'edificio - oggi residenza privata - è al civico 10 di Cedarwood Road nel quartiere Glasnevin, nella zona più a nord della città: alla via è stata dedicata anche una canzone omonima nell'album "Song of Innocence". Da qui si raggiunge il National Botanic Gardens, con arboreto e serre d'epoca come la Great Palm House, costruita nel 1883. Vicino al parco merita una visita il cimitero di Glasnevin, anch'esso d'epoca vittoriana, che ospita un museo e offre 6 diversi tour guidati. Nel quartiere vale anche la pena fare una sosta in uno dei suoi tanti locali e ristoranti.
Un altro luogo chiave, non lontano dalla casa di Bono, è la scuola Mount Temple Comprehensive, nel quartiere nord di Clontarf, dove il 14enne batterista Larry Mullen affisse un annuncio in cui cercava musicisti per formare una band. La ricerca andò a buon fine e la prima jam session prese vita nella cucina di Mullen, al 60 di Rosemount Avenue.
Dopo aver esplorato la zona nord di Dublino con i luoghi dell'infanzia e adolescenza, il tour prosegue verso il centro fino al parco St. Stephen's Green e South Anne's dove nel 1978 gli U2 si esibirono nel locale McGonagle's, situato al numero 22 di South Anne Street, tempio della musica underground. In zona un altro luogo famoso per i concerti alla fine degli anni '70 è l'ex Dandelion Market, dove oggi si trovano il St. Stephen's Market e una targa commemorativa degli eventi. Tappa obbligata è anche Merrion Square Park, che ospita la statua di Oscar Wilde sulla cui base Bono scrisse una citazione del celebre autore: "Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero".
Da qui si prosegue a piedi verso la zona di Temple Bar per bere o mangiare, magari al Clarence, boutique hotel ospitato in un edificio storico sulla riva del fiume Liffey e in passato acquistato da Bono e da The Edge, il chitarrista della band. Il palazzo venne celebrato anche nei video di "Beautiful Day" ed "Elevation", girati sul tetto il 27 settembre del 2000. Il ristorante interno Cleaver East è di proprietà di uno degli chef stellati più estrosi d'Irlanda, Oliver Dunne, che propone una cucina creativa e cocktail d'autore in un'atmosfera speciale.
Poco lontano il centro artistico multidisciplinare Project Arts Centre ospita arti visive, teatro, danza, musica e performance: qui nel 1978 Paul McGuinness andò a vedere una giovane band, chiamata U2, di cui divenne poi manager fino al 2013. Il centro è vicino al fiume Liffey, che si può attraversare lungo uno dei suoi punti più famosi, nonché simbolo della città e luogo iconico: Ha'Penny Bridge, dove nei primi anni '80 gli U2 posarono per le loro primissime riprese. Prima di attraversare il ponte, però, vale la pena fare un salto all'Hard Rock Cafè, che raccoglie numerosi cimeli degli U2, come la Trabant usata ai tempi dello Zoo Tv Tour, gli occhiali da sole indossati da Bono nel video di "Beautiful Day" e il testo scritto a mano della canzone "Please". Un altro indirizzo da scoprire è il Little Museum of Dublin, che raccoglie una piccola ma fornita collezione di oggetti dedicata agli U2. Una volta attraversato l'Ha'Penny Bridge ci si incammina fino al 9 di North Earl Street, dove si trova il negozio di audioprotesi Bonavox da cui il frontman degli U2 prese il nome.
Un altro luogo storico per la band, che dà la possibilità di raggiungere la zona dei docks, è lo spazio per concerti 3Arena, ex Point Depot, dove nel 1989 gli U2 tennero concerti leggendari. Situato sulla riva nord del fiume, dallo stesso lato di Bonavox, 3Arena può essere raggiunto a piedi seguendo la riva e ammirando da questa prospettiva il lungofiume sud della città.
Lo spazio sorge proprio in prossimità dell'ultimo ponte sul Liffey che si apre sulla baia, il Tom Clark Bridge, ponte basculante che, con tutta la zona di Grand Canal, fu la location di "October", secondo album in studio della band, per lo scatto della cover e i video. La zona del porto merita di essere esplorata a piedi anche per la sua nuova vita e luoghi come il bellissimo EPIC Museum, esposizione interattiva permanente dedicata alla diaspora irlandese. In questa zona ci sono anche i celeberrimi Windmill Lane Recording Studios, in cui la band registrò diversi album; il tempio della musica ora è aperto alle visite (windmilllanerecording.com).
Il percorso sui luoghi di Bono Vox prosegue anche fuori Dublino, usando il treno DART - Dublin Area Rapid Transit che raggiunge il piccolo borgo marinaro di Dalkey. In questa baia Bono ha una delle sue dimore irlandesi più amate, inavvicinabile per motivi di privacy. Tuttavia si può prendere una birra o un piatto in perfetto stile irish allo storico Finnegan's Pub, frequentato spesso dalla star. Prima di rientrare è bene fare una passeggiata lungo le vie costellate di ville anche di altre celebrities; la vista sulla baia è incantevole e non è difficile capire perché questa località sia così ambita.
Infine, la città di Dublino offre il U2 Walking Trail, un altro valido tour per i quartieri di Dublino sulle tracce di Bono.
Per maggiori informazioni: visitdublin.com e irlanda.com (ANSA).
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