TORINO - Alle Ogr Torino apre Rhamesjafacoseyjafadrayton, prima mostra personale in Italia dedicata all'artista e regista statunitense Arthur Jafa da un'istituzione italiana, fino al 15 gennaio 2023.
La mostra è stata commissionata e prodotta dalle Ogr Torino in collaborazione con la Serpentine di Londra e curata da Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist, ed è stata specificamente concepita per i maestosi spazi delle Ogr.
Rhamesjafacoseyjafadrayton si concentra sull'ultima opera video di Arthur Jafa, Aghdra (2021). In questo lavoro della durata di 85 minuti i visitatori sono avvolti da immagini, generate al computer, di onde nere, in costante evoluzione sotto il cielo di un eterno tramonto. Un impianto audio all'avanguardia permette non solo di ascoltare il suono dell'installazione immersiva, ma anche di viverlo fisicamente attraverso le vibrazioni. Il suono sostiene e allo stesso tempo interrompe il flusso di coscienza dello spettatore. Testi di canzoni popolari per lo più Black come Love don't live here, live here no more (Rose Royce, Love don't live here anymore, 1978) accompagnano l'installazione, rafforzando lo scenario apocalittico evocato.
L'attività di Jafa - che à stato premiato con il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 2019 - comprende film, manufatti e happening sul tema della Black culture negli Stati Uniti. Le sue opere multidisciplinari mettono in discussione alcuni assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali attraverso esperienze cinematografiche sperimentali e immersive.
"Con questa mostra le Ogr Torino si confermano piattaforma di sperimentazione, ma soprattutto agorà votata al dibattito, aperto e costruttivo, su temi della nostra contemporaneità", sottolinea Massimo Lapucci, ceo delle Ogr Torino. (ANSA).
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