(ANSA) - ROMA, 27 OTT - "Il 23 febbraio scorso ero nel mio letto, a casa. Il 24 mi sono svegliato e per me, per il mio Paese, era cambiato tutto". Gli occhi azzurri, la sigaretta in mano, a raccontare all'ANSA è Andriy Sahaydakovskyy, il più importante artista ucraino vivente che attraverso installazioni multimediali rappresenta la quotidianità dell'assurdo. Da fine settembre è anche uno dei quattro artisti ospiti nel borgo aquilano di Fontecchio per il programma di residenze che il Maxxi dedica a talenti provenienti dal Paese martoriato dalla guerra di Putin. Un semestre, fino a marzo 2023, per creare, studiare o anche solo allontanarsi dall'orrore. Con Sahaydakovskyy, ci sono anche Lucy Ivanova, una delle pittrici più interessanti della sua generazione e appassionata di naturalismo; Petro Ryaska, che cura uno dei più bei programmi di residenza in Ucraina Sorry, No Rooms Available a Uzhorod; e Olena Turyanska, sperimentatrice della carta, che attraverso il disegno e l'intaglio ricerca l'armonia e la simmetria del reale.
Realizzato con il sostegno del ministero della Cultura e con la collaborazione del comune di Fontecchio e della fondazione Imago Mundi (già partner del Maxxi per la mostra Ukraine. Short Stories. Contemporary artists from Ukraine), il programma ospita artisti individuati tra una rosa di nomi proposti da Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev e da Maria Lanko che, insieme a Borys Filonenko e Lizaveta German, ha curato il Padiglione dell'Ucraina alla Biennale di Venezia. "Attraverso l'arte vogliamo continuare a sostenere la resistenza, l'identità e la cultura del popolo ucraino", sottolinea la presidente della fondazione Maxxi Giovanna Melandri, annunciando anche "il reading Piantare un fiore nella terra bruciata, il prossimo 24 novembre, con le poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva, Oksana Stomina e Elina Sventsytska". (ANSA).
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