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Papi, regnanti e vita quotidiana: la Roma Medievale

ROMA - Roma vista con gli occhi di un pellegrino del sesto secolo dopo Cristo, affascinato di aggirarsi nella città che era stata sede del mitico Impero e culla delle prime testimonianze del cristianesimo, per diventare sede papale e crocevia di intrecci politici e diplomatici, tra le rovine della gloria antica, la bellezza delle piazze e delle chiese e le magnifiche residenze nobiliari. Non solo il grande racconto di storia, fede e arte ma anche la vita quotidiana prende forma nella mostra '"Roma Medievale. Il volto perduto della città", che Palazzo Braschi ospiterà fino al 5 febbraio prossimo.

I promotori l' hanno pensata come un ritorno al passato attraverso più di 160 opere per raccontare com' era Roma fino al Giubileo del 1300 svelandone l' aspetto nascosto e il suo ruolo cardine nell'Europa cristiana dell' epoca per pellegrini, regnanti e imperatori. Marina Righetti, che ha firmato il progetto scientifico e curato con Anna Maria d' Achille l'esposizione e il catalogo edito da De Luca, ha scelto il papato di Gregorio Magno come punto di partenza del percorso che si sviluppa lungo nove nuclei tematici. Mosaici, affreschi e opere mobili concesse da 60 prestatori e documenti provenienti in massima parte da raccolte romane concorrono a comporre il mosaico di ricchezze che hanno reso grande l' Urbe. I tesori architettonici, dunque, ma anche l' occhio puntato sul Tevere, con la vita e le attività che animavano i suoi porti e i ponti. Così come rendevano affascinante la città le committenze di papi e cardinali, l'attività degli artisti e le botteghe artigiane.

Organizzata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo dell' Università la Sapienza, la mostra presenta i risultati di oltre quaranta anni di studi accademici e ricerche su questo periodo cruciale. Un capitolo particolare è riservato ai luoghi simbolo religiosi e politici della Roma Medioevale, il complesso del Laterano, prima basilica cristiana, cattedrale di Roma e sede dei pontefici durante il Medioevo; San Pietro in Vaticano, luogo della tomba di Pietro e meta di pellegrinaggio da tutta l'Europa cristiana; San Paolo fuori le mura, memoria dell'Apostolo delle Genti, e Santa Maria Maggiore, custode delle reliquie del Presepe e prima basilica dedicata alla Vergine. Il lungo rapporto tra la città e il papato sara descritto attraverso i pontefici più rappresentativi, da Gregorio Magno a Leone III, Innocenzo III e Bonifacio VIII. Mobili, affreschi e arredi liturgici ma anche preziosi reliquiari e suppellettili nel grande salone del museo puntano a presentare una passeggiata in una chiesa medievale, spazio sacro per approfondire il tema della devozione popolare con un focus particolare dedicato alle icone mariane ancora oggi custodite nelle chiese della città; o il caso emblematico della decorazione in affresco proveniente da Santa Croce in Gerusalemme. L'ultima sala è dedicata alla comunità ebraica, la più antica del modo, che si installò a Roma, già a partire dal II secolo a.C.e soprattutto nel Duecento divenne un polo culturale di alto livello, anche per i suoi scambi internazionali.
   

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