(ANSA) - ROMA, 20 OTT - "Sono vuoto o sono leggero?" Riflette sul peso dell'interiorità e sul linguaggio del vuoto, il lavoro di Giovanni Pinosio, classe'91, nuova leva dell'arte contemporanea veneta, che arriva a Roma per la prima volta nella settimana della Roma Art Week con le sue sculture non sculture fatte di fil di ferro. Intitolata No Body is Empty, la mostra allestita nella Galleria Sinopia con la curatela di Raffaella Lupi mette in dialogo le opere del giovane artista con i lavori di Roberta Meldini, scultrice e disegnatrice, protagonista del panorama artistico della seconda metà del Novecento. Per tutta la settimana, dal 25 al 29 ottobre, Pinosio sarà di persona in Galleria, impegnato in una residenza d'artista per la realizzazione di una nuova scultura in filo di metallo che verrà inaugurata il 29 ottobre. Il progetto di No-Body is Empty, un'installazione nella quale una bilancia pesa la matassa di ferro che lo scultore utilizza per ricamare la propria idea di interiorità, prende vita da un'esperienza vocale e corporea dell'artista: liberare la voce per sperimentare la leggerezza del corpo. Da qui,l'idea della bilancia, uno strumento che rimanda al peso e che può stimolare ognuno di noi a chiedersi: mi devo alleggerire? Un po' una provocazione dice Pinosio perché "nessuno è vuoto, ma ognuno di noi, con il proprio corpo vuoto, può sperimentare il vuoto". Accompagnano la mostra le sculture di Massimo Luccioli e Giuseppe Pirozzi, ma anche , in anteprima assoluta, un cortometraggio nato dalla collaborazione dell'artista con Raffaella Lupi e realizzato sulla base di un racconto scritto per l'occasione da Riccardo Benedini. (ANSA).