Giovedì 28 Novembre 2024

Torna Roma Arte in Nuvola, l'Ucraina Paese ospite

© ANSA
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ROMA - Non solo una fiera, quanto piuttosto uno spettacolo che celebra la vitalità dell'arte, attraverso più di 140 gallerie italiane e internazionali, due mostre, performance dal vivo tutte al femminile e talk dalla forte impronta divulgativa, e con la presenza emblematica dell'Ucraina come Paese ospite per gridare forte il valore della pace: dopo il felice esordio del 2021, con oltre 30mila visitatori, torna "Roma Arte in Nuvola", fiera internazionale di arte moderna e contemporanea ideata e diretta da Alessandro Nicosia, con la direzione artistica di Adriana Polveroni, la cui seconda edizione si svolgerà dal 17 al 20 novembre alla Nuvola di Fuksas. Pensata per diventare un punto di riferimento del mercato e del collezionismo italiano del Centro e del Sud (ma con un occhio alla dimensione internazionale), e al tempo stesso per attirare nuovo pubblico giovane appassionato d'arte, la Fiera - organizzata da C.O.R Creare Organizzare Realizzare - è un contenitore che si configura come una festa partecipata e inclusiva: negli oltre 14mila metri quadrati della Nuvola (con l'arte moderna al General Floor e il contemporaneo al Forum) le 140 gallerie saranno centrali con la loro offerta artistica (più di 60 le nuove partecipazioni rispetto al 2021), affiancate da performance dal vivo tutte al femminile e talk con esperti.

Nel programma grande risalto sarà dato al progetto espositivo 'Si vis pacem' dedicato al Paese ospite, l'Ucraina, la cui presenza ha un forte valore simbolico e politico: curato da Yevhen Bereznitsky, direttore della Bereznitsky Art Foundation, il progetto si focalizza sull'arte ucraina della seconda metà del XX secolo e su quella contemporanea, nonché sulle opere realizzate direttamente come reazione all'aggressione militare russa. Poi, come isole che creano sorprese inaspettate durante il percorso, 15 saranno i progetti speciali, dalle installazioni di artisti come Pablo Atchugarry, Silvia Giambrone e Milton Manetas, alle due mostre, una dedicata a Piero Dorazio (in collaborazione con Tornabuoni Arte), con 30 opere dell'artista, tra i massimi esponenti dell'astrattismo europeo, e l'altra dal titolo "I grandi capolavori dell'Eur. Una apparizione di valori", che presenta le opere d'arte di proprietà di Eur S.p.a., per la prima volta riunite insieme al di fuori del loro usuale contesto.

"Era impensabile che da oltre 10 anni Roma non avesse una sua fiera d'arte, ma serviva un format diverso, con una proposta integrata che prevede mostre, performance, talk. C'era molta diffidenza l'anno scorso, ma abbiamo avuto un grande successo e, vista l'adesione di questa seconda edizione, direi che gallerie e artisti ci stanno dando fiducia. Già a maggio abbiamo finito gli spazi disponibili", ha detto all'ANSA Alessandro Nicosia, ideatore e direttore di "Roma Arte in Nuvola", sottolineando l'importanza di "avere l'Ucraina come Paese ospite, una presenza ricca di implicazioni e significati". "Con la nostra presenza a Roma vogliamo interpretare la situazione odierna dando attenzione al ruolo dell'arte e al linguaggio artistico che può essere percepito anche nel fragore della guerra. Ormai ammontano a centinaia di milioni di euro i danni al nostro patrimonio culturale. Abbiamo ancora tanti artisti che restano in patria, ma i russi non vogliono che manteniamo la nostra cultura. Gli invasori hanno bruciato libri e stanno distruggendo i nostri musei che si trovano in zone rurali, quindi erano proprio quelli l'obiettivo dei loro attacchi", ha affermato Yaroslav Melnyk, ambasciatore d'Ucraina in Italia. "Il nostro è un popolo pacifico, non abbiamo mai invaso territori stranieri, ma ora siamo costretti a difendere con le armi la nostra storia e la nostra cultura. L'aspirazione alla vita e alla pace è nel dna dell'Ucraina".

Quattro i premi che saranno assegnati nell'ambito della fiera ("The Best", "Rock", "Young" e "Absolute Modern") a testimonianza dell'attenzione riservata nei confronti della cura e dell'originalità con cui le gallerie allestiscono i propri stand, riconoscendone la professionalità e la capacità di reinventare la propria proposta.

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