(ANSA) - TORINO, 19 OTT - A partire dall'epoca ramesside, ad accompagnare le defunte nella tomba spesso si trovavano statuette in abiti maschili. Questa ambiguità fa da spunto per indagare la natura della rappresentazione artistica nell'antico Egitto e la natura degli ushebti. Il tema è al centro della conferenza dal titolo "Statuette funerarie 'transgender': un problema epistemologico" di Federico Poole, curatore del Dipartimento Collezione e Ricerca dell'Egizio e direttore della Rivista del Museo Egizio. L'appuntamento è domani giovedì 20 ottobre alle 18.
L'incontro apre il ciclo di Conferenze 2022-2023 del Museo Egizio, una ventina di appuntamenti con accademici, curatori del Museo e studiosi internazionali, che si svolgerà tra ottobre 2022 e maggio 2023. Alla base dell'iniziativa c'è l'idea di mantenere vivi la collaborazione e il dialogo tra il Museo Egizio e la comunità scientifica internazionale. Gli incontri di quest'anno si propongono di divulgare presso il grande pubblico le ricerche e gli studi, condotti non solo in ambito accademico, ma anche dai curatori del Museo Egizio. Il ciclo, curato in collaborazione con Acme (Amici Collaboratoti del Museo Egizio di Torino) e il Dipartimento Studi Storici dell'Università di Torino, porterà in museo a Torino egittologi ed esperti di fama internazionale, provenienti dai più prestigiosi atenei a livello mondiale. Non mancherà poi un appuntamento con il direttore del Museo, Christian Greco, che ci porterà il 31 gennaio alla scoperta della Tomba di Tutankhamun, di cui il 4 novembre ricorre il primo centenario della scoperta. (ANSA).
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