ROMA - Lo scambio tra i diversi ambiti artistici, tra le culture, quando un film diventa video arte e un museo diventa spazio aperto alla ricerca e alla città. E' questo il senso del lavoro e dello scambio in diversi luoghi e momenti che la Fondazione In Between Art Film e il MaXXi stanno facendo insieme e faranno, con un accordo triennale appena rinnovato. L'occasione di parlarne tra le opere d'arte e la natura di un giardino segreto della sede della fondazione a Roma, è il programma di proiezioni che il museo presenterà dall'11 ottobre al 6 novembre col titolo Penumbra Expanded. Si tratta di una selezione di oltre 30 film e video realizzati dagli artisti protagonisti di Penunmbra, la prima mostra istituzionale organizzata dalla fondazione nel Complesso dell'Ospedaletto di Venezia in occasione della Biennale Arte 2022, in corso fino al 27 novembre. Quindi un progetto dalle molte anime che ''prende forma nell'ambito del rinnovo triennale dell'accordo con il MaXXi'', ha spiegato Beatrice Bulgari Presidente di Fondazione In Between Art Film. E al MaXXi sarà ad ingresso gratuito, ''in una dinamica di ricerca aperta che il museo vuole portare avanti abbracciando, in questo caso con la fondazione, un settore assolutamente innovativo in un lavoro comune di grande empatia'', ha spiegato Giovanna Melandri presidente di Fondazione MaXXi, presentando l'iniziativa insieme a Bartolomeo Pietromarchi direttore del MAXXI Arte, Alessandro Rabottini direttore artistico della Fondazione In Between Art Film, Leonardo Bigazzi curatore della Fondazione In Between Art Film, Paola Ugolini curatrice della Fondazione In Between Art Film. Otto artisti dunque, con proiezioni monografiche, una ogni tre giorni per altrettanti focus che vanno a comporre il mosaico di Penumbra Expanded (a cura di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi).
Il racconto di Ana Vaz (11-13 ottobre), brasiliana che esplora mito e storia; Masbedo (14-16 ottobre), ovvero gli italiani Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, che che inseguono vicende private anche qui in rapporto alla storia; dalla Nigeria Karimah Ashadu (18-20 ottobre) con la sua indagine sulle condizioni del lavoro; James Richards (21-23 ottobre), poesia pura di immagini e suoni; Aziz Hazara (25-27 ottobre) che riflette sull'Afghanistan dopo le occupazioni straniere; Jonathas de Andrade (28-30 ottobre) che esplora le dinamiche socio politiche del Brasile; Emilija Skarnulyte (1-3 novembre) dalla Lituania per indagare i temi della conoscenza umana; e si chiude con He Xiangyu (4-6 novembre) dove l'idea è quella di cogliere il segno che le turbolenze geopolitiche lasciano sui nostri corpi.
''Opere in gran parte inedite - hanno spiegato i curatori - che vengono o verranno presentate in diversi festival cinematografici, da Locarno a Rotterdam, che hanno vinto molti premi e sono state ridotte alle dimensioni di opera''. E chissà magari in futuro tutto questo potrà trovare una sua nuova anima anche in relazione alla Festa del cinema di Roma. (ANSA).
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