ROMA - Oltre cento artisti provenienti da venti differenti paesi del mondo - dagli Stati Uniti al Giappone, dal Messico alla Cina - oltre che ovviamente dall'Italia e da Ravenna; sessanta spazi espositivi tra monumenti, musei, chiostri, gallerie e luoghi simbolici che ospitano più di cinquanta mostre e allestimenti site specific, non solo a Ravenna, ma anche a Bologna, Faenza, Riccione e Mesola; nonché convegni - in primis quello dell'Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei, che torna in Italia dopo 22 anni - conferenze, visite guidate, laboratori e anche iniziative pensate espressamente per i bambini.
Tutto questo sarà la settima edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna in programma dall'8 ottobre al 27 novembre, che recupera l'edizione del 2021 sospesa a causa della pandemia e accompagna direttamente a quella del 2023. Per un mese e mezzo l'intera città sarà coinvolta in un ricco programma di appuntamenti nei suoi luoghi più suggestivi.
Ravenna si presenterà al pubblico - cittadini e turisti - come Città del mosaico, accogliendo artisti da tutto il mondo ed evidenziando, con i tanti mosaicisti italiani e in particolare ravennati a loro volta presenti, la propria vocazione artistica incentrata sulla produzione contemporanea ma sempre idealmente collegata all'antica tradizione di epoca bizantina, in un costante dialogo.
La Biennale di Mosaico Contemporaneo è promossa e organizzata dal Comune di Ravenna con il coordinamento di Daniele Torcellini e del MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna e realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Programma POR FESR Emilia-Romagna 2014/2020 - Asse 6 - Azioni 2.3.1. "Città Attrattive e Partecipate", de La Cassa di Ravenna S.p.A., della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, di Romagna Acque Società delle fonti. (ANSA).
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