VENEZIA - Prima del vetro c'era il sale, prima delle razzie napoleoniche c'erano una ventina di chiese, ora ridotte a quattro, e famiglie autoctone che hanno una loro araldica. Sono le curiosità che emergono dal monumentale "Dizionario Enciclopedico Illustrato di Murano", curato dall'artista Marco Toso Borella, e del quale è uscito il primo di 21 volumi, ovviamente dedicato alla lettera "A".
La prima uscita è stata presentata a Venezia, nell'ambito della manifestazione "Italian Glass Week-The Venice Glass Week", alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
Il Dizionario su Murano è un'opera omnia che racchiude lo studio di una vita, un progetto frutto di un lavoro di ricerca storica trentennale di Toso Borella, nato e residente tuttora nell'isola veneziana, nota per le sue fornaci e la preziosa produzione di vetro artistico.
Si potrà scoprire, tra le tante 'chicche' storiche, che Murano non fu in origine caratterizzata per il vetro, ma per il sale. Intorno all'isola, infatti, vi erano numerose saline, alimentate dalle maree che le riempivano d'acqua, convogliata tramite canali, e che poi veniva fatta evaporare producendo il sale. L'eredità di quella produzione permane in alcuni toponimi muranesi. Il vetro verrà dopo, quando nel 1200 si decise si spostare in isola le fornaci che erano sorte in città.
Ancora, Murano arrivò ad avere 19 tra chiese e cappelle, e anche una Scuola Grande dedicata a San Giovanni Battista, oggi scomparsa dopo le razzie napoleoniche.
Il volume dedicato alla "A" raccoglie un centinaio di voci ed è il primo di 21 volumi, summa di un lavoro di ricerca che Toso Borella prosegue da oltre 30 anni. Le voci sono accompagnate da illustrazioni disegnate da lui stesso, che riproducono i luoghi e le opere d'arte citati.
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