PARMA - Una mostra indaga la relazione degli italiani con il gusto - e quindi con la cucina, prodotti, territori, storie, viaggi e tradizioni - "per svelare la metamorfosi identitaria, culturale e sociale di una comunità, proiettata verso nuove futuristiche sfide". E' la carta d'identità di 'Gusto! Al San Paolo Gli italiani a tavola.
1970-2050', a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, ideata e prodotta da M9 -Museo del '900: inaugurata al Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo a Parma, è visitabile fino al 27 novembre con ingresso gratuito. Un viaggio lungo ottant'anni nella gastronomia italiana attraverso oggetti, immagini e attività esperienziali, che ha come obiettivo la narrazione della simbiotica relazione tra gli italiani e il cibo.
"La mostra che M9 ha voluto - spiega il direttore scientifico Luca Molinari - è una vera officina, in cui abbiamo individuato micro-storie che possono aiutarci a capire la ricchezza e la densità del gusto italiano per il cibo, la complessità dell'ecosistema ambientale e sociale cui è collegato e le potenzialità che possiede come risorsa vitale per guardare alle sfide future". Al centro della riflessione la parola "gusto": il percorso si sviluppa in un viaggio emotivo alla scoperta di ingredienti, ricette, storia e curiosità gastronomiche.
La prima sezione è dedicata al lessico del cibo: parole ed espressioni come ricetta, soffritto, cervello, cuore, butta la pasta, al dente, radici, identità sono parte di un glossario costruito intorno all'universo del mangiare italiano. Si prosegue con una tavola periodica degli ingredienti: formaggi e latticini, salumi e carni, frutta e ortaggi, oli e grassi, cereali e pasta, vitigni, Dop, Docg e Igp, ma non solo. Poi, una riflessione sul modo in cui "esportiamo" il gusto italiano nel mondo, e anche su come il mondo vede il gusto italiano, mentre il 'Gusto dell'incontro' racconta l'incontro tra città e campagna, Nord e Sud. Realizzata appositamente per l'esposizione di Parma, 'Il Gusto della creatività' mette in risalto su una mappa del mondo le 49 Città Creative Unesco per la Gastronomia, network di cui Parma fa parte, prima in Italia, dal 2015.
(ANSA).