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Enoturismo chiave del futuro, Alba passa il testimone alla Spagna

ALBA - Supercolorata e moderna all'esterno ma con un cuore antico. La Cappella del Barolo, costruita nelle Langhe a inizio secolo come riparo per i lavoratori dei vigneti per sfuggire alle intemperie e poi ristrutturata a fine anni '90 dall'arte contemporanea di Sol LeWitt e David Tremlett, è il simbolo dell'enoturismo esigenza moderna del viaggiare lento che affonda le radici nel passato più millenario che c'è. Enoturismo che è stato al centro del VI convegno mondiale organizzato dall'Unwto, agenzia dell'Onu, e dal ministero del turismo italiano e che per tre giorni ha reso Alba, patria universalmente conosciuta per il tartufo bianco, capitale internazionale anche del vino.
    Questi tre densi giorni di scambi, proposte e iniziative si sono conclusi con un forte appello del governatore del Piemonte Alberto Cirio perché i molti ministri presenti e i governi difendano il vino che "è cultura, storia e identità del nostro Paese e non equiparabile all'alcol". Il governatore si riferisce in particolare a un documento dell'Oms che, qualora fosse recepito, prevederebbe una diminuzione del 10% del consumo di alcol, senza alcuna distinzione tra super alcolici, birra e naturalmente vino. Totalmente d'accordo il ministro del turismo Massimo Garavaglia: "Dopo la pandemia, abbiamo avuto un'esplosiva crescita di turisti nella prima parte dell'anno ma ora ci troviamo a combattere con le bollette e il caro energia.
    E, vista la situazione difficile che si preannuncia, sono totalmente d'accordo con il presidente Cirio di non complicare ulteriormente la situazione con idee balzane come questa uniformare l'alcol al vino che è proprio un non senso. Dietro una bottiglia di vino ci sono secoli di tradizione, cultura e operoso ingegno umano".
    Quanto la storia del vino sia affascinante, complessa e millenaria lo ricorda anche il ministro moldavo Sergio Prodan: "La Moldavia produce vino da 5 mila anni, credo solo la Georgia ci superi. Abbiamo la collezione più grande del mondo di bottiglie: 10 milioni in 120 km di gallerie sotterranee. La produzione vitivinicola è un atto culturale!".
    Ad Alba l'amministratrice delegata dell'Enit Roberta Garibaldi ha poi presentato la campagna dell'agenzia del turismo focalizzata sull'enogastronomia: "Giochiamo in modo ironico sul modo di vivere italiano e proponiamo il grande chef Massimo Bottura come monumento nazionale, sarà protagonista come ambassador. La chiave del futuro è puntare su hub gastronomici e luoghi meravigliosi come le vigne urbane".
    Il ministro italiano è poi protagonista di una tavola rotonda con i colleghi omologhi di Bulgaria, Georgia, Grecia, Moldavia, Portogallo, San Marino e Serbia. "In Italia i grandi numeri del turismo - spiega - li fanno le spiagge e lo sci in montagna.
    Perché investire allora nell'enoturismo? Per creare connessione con altri siti e infine perché il turismo è cambiato. Le nuove generazioni vogliono qualcosa di diverso, vogliono un turismo rispettoso dell'ambiente che consenta di capire come si vive in un Paese. Il 90% dei turisti in Italia - conclude - fa esperienza enogastronomica e l'offerta deve essere di qualità". Conquista la platea scatenando sorrisi e applausi il ministro del Turismo di San Marino Federico Pedini Amati: "Ieri mentre pranzavo e bevevo Barolo con i miei colleghi in una di queste magnifiche cantine ho avuto il coraggio di far assaggiare a tutti il vino sanmarinese. Del resto provate voi fare a produrre 620 mila bottiglie in 36 chilometri quadrati...".
    In chiusura il segretario generale dell'Unione, il georgiano Zurab Pololikashvili, ringrazia la città di Alba a cui vuole assegnare un riconoscimento della sua organizzazione (come meta leader del turismo enogastronomico e non solo) e presenta il settimo convegno mondiale, che si terrà nel 2023 a La Rioja: "La Spagna è diventata la mia seconda patria - dice chiudendo la sesta edizione - e sono orgoglioso di questo simbolico passaggio dell'anfora dall'Italia alla Spagna". (ANSA).
   

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