(ANSA) - PISA, 16 SET - Gli scavi condotti da un team di archeologi dell'Università di Pisa nel giardino presso la chiesa di San Sisto, nel centro storico, contribuiscono a ricostruire la topografia della città in epoca romana e altomedievale, fino a oggi poco conosciuta. Lo rende noto l'ateneo pisano precisando che gli scavi "hanno consentito di riportare alla luce alcuni tratti di un portico databile tra la metà del I e l'inizio del II secolo d.C., che, nella parte scoperta, si affacciava verso l'Arno".
"La struttura, arricchita da affreschi, mosaici ed elementi di rivestimento in marmo di importazione mediterranea - prosegue l'ateneo - potrebbe essere appartenuta a un edificio pubblico o a una grande domus, confermando comunque che proprio in quell'area era situato un settore importante della città".
L'obiettivo dello scavo è quello di individuare i resti della corte regia urbana altomedievale (VII-X secolo) e delle eventuali strutture di età romana preesistenti. Finora ha consentito di riportare alla luce oltre 500 casse di reperti, databili tra il VII secolo a.C. e l'età moderna, che raccontano la storia di questa parte di Pisa dall'età etrusca fino a oggi.
"Di grande rilievo scientifico per la ricostruzione della città antica e altomedievale - spiega Federico Cantini, ordinario di Archeologia cristiana e medievale e responsabile scientifico degli scavi - è l'edificio di epoca romana, che venne abbandonato nel corso del pieno VI secolo per poi essere occupato da tombe in età longobarda: in particolare, sono emerse sepolture di bambini, con collane realizzate con pasta vitrea e un frammento di una crocetta aurea, del tipo che veniva cucito sul sudario del defunto". (ANSA).