(ANSA) - MILANO, 14 SET - 'Moving in Spaces Without Asking' ovvero muoversi nello spazio senza chiedere il permesso è il titolo della personale di Andrea Bowers, che aprirà domani alla Gam, la Galleria di Arte Moderna di Milano per la quarta edizione delle Furla series, progetto espositivo iniziato nel 2017 e pensato per dare valore e visibilità al contributo fondamentale delle donne nella cultura contemporanea.
E il titolo racconta tanto dell'impegno per la parità di genere e l'emancipazione delle donne (e non solo) dell'artista americana che qui ha la sua prima personale italiana in cui sono esposti anche materiali della milanese fondazione Anna Kuliscioff, fra i fondatori del partito socialista impegnata per la conquista del voto femminile.
L'esposizione offre un viaggio nel lavoro di Bowers, con opere iconiche e nuove produzioni, attraverso questioni fondamentali come la parità di genere, i diritti della donna e dei lavoratori, l'immigrazione e l'ambientalismo affrontate sperimentando linguaggi e mezzi espressivi, dal disegno al video, dall'installazione al neon. Il risultato è un arte in grado di veicolare messaggi socialmente rilevanti.
Moving in Space without Asking Permission fa parte di una più ampia riflessione sul femminismo che Bowers porta avanti da tempo, e che in questo caso si concentra in particolare sulla relazione tra femminismo e autonomia corporea, guardando all'esperienza di femministe italiane contemporanee come la filosofa Alessandra Chiricosta che studia e insegna l'esercizio delle arti marziali come strumento di auto consapevolezza corporea e di rottura rispetto agli stereotipi di genere. E anche tenendo presente lo spazio in cui l'esposizione è stata allestita (e sarà visibile fino al 18 dicembre), cioè la galleria che ospita una collezione di opere a cavallo fra Ottocento e Novecento, quando il movimento di emancipazione femminile in Italia muoveva i primi passi ed Anna Kuliscioff ne era fra le protagoniste. (ANSA).
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