Realizzati a partire dalla fine degli anni Sessanta, i corridoi erano strutture concepite da Bruce Nauman per manipolare, registrare e testare i movimenti di uno spettatore all'interno di uno spazio. Adesso sono i protagonisti della mostra 'Neons Corridors Rooms' dedicata proprio allo stesso Nauman, uno degli artisti viventi di spicco dell'arte contemporanea, e ospitata dal 15 settembre al 26 febbraio 2023 dal Pirelli HangarBicocca di Milano. L'esposizione, organizzata in collaborazione con la Tate Modern di Londra e lo Stedelijk Museum Amsterdam, raccoglie trenta opere realizzate dall'artista americano che esplorano la dimensione più innovativa della sua pratica, con un focus sulla sua ricerca spaziale e architettonica. Nauman, che oggi vive e lavora in New Mexico, ha dedicato la sua carriera ad indagare la condizione umana e il significato più profondo del fare arte, utilizzando le formule più disparate, dalle installazioni ai video, dalla scultura alla fotografia passando per il disegno e il suono. E la a mostra - che è curata da a Roberta Tenconi e dal direttore artistico del Pirelli HangarBicocca Vicente Todolí insieme a Andrea Lissoni, Nicholas Serota, Leontine Coelewij, Martijn van Nieuwenhuyzen e Katy Wan - offre proprio una panoramica delle ricerca spaziale di Nauman mantenendo fede alla sua costanza artistica. Oltre ai lavori presentati nelle retrospettive di Londra e Amsterdam, l'esposizione si arricchisce di una nuova selezione che include alcune delle installazioni più emblematiche dello scultore, provenienti da numerose collezioni pubbliche e private internazionali. La rassegna, che racconta la genesi e lo sviluppo dei lavori di Nauman a partire dal primo corridoio realizzato nel 1969, si estende sulla superficie di oltre 5.000 metri quadrati delle navate di Pirelli HangarBicocca occupando anche altri spazi, come la sala lettura e l'area esterna. E questo riunendo per la prima volta le varie tipologie di corridoi e stanze, oltre a sei neon, cinque lavori video e sonori e una selezione di 'Tunnels', modelli scultorei per architetture sotterranee. "Una mostra senza tempo" con opere "di cinquanta anni fa che sarebbero potute nascere anche ieri" l'ha definita il presidente dell'Arts Council England Nicholas Serota durante la conferenza stampa di presentazione, a cui hanno partecipato anche Todolí e Tenconi.