PARMA - Viaggiare con il camper è nella top list delle cose da fare almeno una volta nella vita: sinonimo di libertà, autonomia e sicurezza, il caravan negli ultimi due anni è stato preferito ad alberghi e a case in affitto da un numero sempre più alto di vacanzieri (lo scorso anno l'aumento è stato del 40 percento). In attesa delle ultime novità dal Salone del camper, in programma a Parma dal 10 al 18 settembre, ecco 6 mete da scegliere per le vacanze di fine estate.
I fenicotteri rosa e i colori del tramonto sull'acqua delle saline di Margherita di Savoia, in Puglia, regalano emozioni uniche. Si lascia il camper nella vicina area di sosta Ola Kala a Trinitapoli e si raggiunge questo luogo ricco di fascino e di storia. Le saline più grandi d'Europa, Riserva Naturale dal 1977, sono famose per la produzione di un sale marino pregiato: si estendono per quasi 20 km lungo la costa e sono un paradiso per gli appassionati di birdwatching, che possono avvistare diverse specie, oltre ai fenicotteri rosa che qui depositano le uova. Di grande interesse è anche l'Oasi Laguna del Re, altra area naturale, ideale per gli amanti della fotografia naturalistica.
L'Abruzzo ha nella varietà paesaggistica del proprio territorio il suo punto di forza e proprio per questo è una meta molto amata dai camperisti, che spostandosi con il loro mezzo possono vivere diverse vacanze in una. A partire dai suoi 130 km di costa lungo i quali si alternano arenili di sabbia dorata e fresche pinete, scogliere, promontori e calette di ciottoli. Dopo il mare ci si può spostare verso le cime alte dell'Appennino: oltre al Gran Sasso e alla Maiella merita una tappa l'altopiano carsico di Campo Imperatore, chiamato anche Piccolo Tibet, per il paesaggio che ricorda la terra d'Oriente.
La regione è tra le più verdi d'Europa, con più di un terzo di superficie tutelato da tre parchi nazionali e uno regionale, oltre a 44 aree protette di cui 38 riserve naturali. Tra vigneti e uliveti si intravedono anche i campi colorati di zafferano dell'Aquila dop: è l'oro rosso d'Abruzzo, apprezzato in tutto il mondo, da acquistare per realizzare anche a casa i piatti assaporati in vacanza.
E' un'esperienza indimenticabile viaggiare da Matera a Maratea, attraverso i calanchi e la costa jonica. Il viaggio in Basilicata parte dai celebri Sassi di Matera per addentrarsi nell'Appennino lucano fino a raggiungere le sabbie dorate del Metaponto. Nell'itinerario che porta alla costa jonica merita una tappa Bernalda, edificata nel 1496 in cima a un colle dal feudatario Bernardino da Bernaudo. Il viaggio attraversa un paesaggio lunare segnato dai calanchi, che porta a scoprire piccoli borghi come Craco, conosciuta anche come la città fantasma, disabitata dagli anni '60 in seguito a una frana. Chi ama il trekking e il kayaking deve fermarsi nel Parco nazionale del Pollino, il più grande parco naturale europeo: oltre alle passeggiate qui si possono assaggiare le specialità e i prodotti tipici come il peperone crusco, per ripartire poi alla volta della costa Adriatica. Il viaggio si conclude a Maratea davanti all'imponente statua del Redentore, che con i suoi 22 metri domina il golfo di Policastro.
Ogni città che si incontra lungo l'antica Via Emilia è una tappa di un percorso da vivere a ritmo lento alla scoperta di un territorio ricco di opere d'arte e di prelibatezze gastronomiche. L'Emilia Romagna ha un vasto patrimonio Unesco, luoghi legati al cinema, 18 cammini di pellegrinaggio, 17 parchi naturali, 11 parchi divertimento e altrettanti parchi avventura, 110 km di spiagge attrezzate e 24 stabilimenti termali. I camperisti che amano la bicicletta trovano anche diversi percorsi: dal parco del Delta del Po alla valle del Conca con i suoi suggestivi borghi arroccati, toccando le saline di Cervia e la ciclabile del Marecchia. In Emilia si possono invece costeggiare i palazzi e le rocche che sorgono lungo il grande fiume o salire in montagna nel Parco regionale del Frignano fino ai colli bolognesi, dove ci si lascia conquistare dalla generosa cucina locale.
Terra di antiche tradizioni il Molise si rivela una regione sorprendente e scegliere di attraversarla in camper significa regalarsi tante vacanze, dal mare alle colline, passando per piccoli borghi arroccati attraverso antichi tratturi. La costa in soli 35 km regala bianche spiagge, acque cristalline e gioielli da visitare come il borgo marinaro di Termoli con le sue antiche mura a picco sul mare. L'itinerario prosegue di borgo in borgo: da Fornelli, il paese dalle 7 torri con una cinta muraria medievale tra le meglio conservate, a Frosolone su un promontorio circondato da rupi scoscese. Il viaggio prosegue lungo gli antichi tratturi, le vie in cui veniva praticata la transumanza: il più famoso è quello di Pescasseroli-Candela, lungo 200 km. Il tratto molisano passa per Castelpetroso, con il santuario della Vergine Addolorata, e Sepino, famosa per la sua area archeologica con i resti di epoca romana. Il tratturo tocca anche Isernia con il suo magnifico centro storico, tappa perfetta per lasciarsi tentare dai sapori di questa terra: dal pregiato farro di cocco ai formaggi come il pecorino di Capracotta e ai piatti della tradizione, come i cavatelli o le cicerchie.
Le Marche: regione ricca di paesaggi, borghi e città d'arte ma soprattutto di luoghi fuori dalle solite rotte turistiche da scoprire lentamente, meglio se in camper che consente di fermarsi ogni giorno in un posto nuovo. Ecco 4 tappe da non perdere: Offagna, borgo medievale e bandiera arancione del Touring, dominato da una rocca che svetta sul paesaggio collinare circostante; Genga, località nel parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi, meta ambita soprattutto per i camperisti che amano le escursioni a piedi, le passeggiate in bici o le scalate. Qui oltre alle famose grotte, lungo la Gola di Frasassi sorgono il Tempio del Valadier e il Santuario di Santa Maria Infra-Saxa, antico eremo monastico benedettino. Adagiata sulla sommità del Monte Circe, Cingoli è conosciuto come il Balcone delle Marche e il centro storico è un susseguirsi di palazzi nobiliari dai portali rinascimentali.
Dopo aver visitato il borgo ci si può addentrare nei boschi, seguendo diversi percorsi ciclabili: da quello del Monte Nero, che conduce all'antico eremo silvestrino, a quello lungo il lago di Castreccioni e a quello che dalla Valle del Rio sale al Monte Acuto.