(ANSA) - ORANI, 02 SET - La minaccia nucleare e la pressione sui governi per il disarmo sono i temi al centro della mostra "Pedro Reyes. Zero Armi Nucleari", dal 24 settembre al 22 febbraio 2023 al Museo Nivola di Orani. Si tratta di una prima personale in una istituzione italiana dell'artista messicano, che si è affermato a livello internazionale con i suoi progetti che affrontano questioni sociali e politiche attraverso media differenti: dalla scultura alla performance, dai video all'attivismo.
La mostra, a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, presenta gli sviluppi della campagna Zero Nukes lanciata da Pedro Reyes in collaborazione con numerose istituzioni e figure del mondo dell'arte e della scienza. Zero Nukes (2020) è una scultura gonfiabile creata nell'ambito del progetto Amnesia Atómica, promosso dal Bulletin of the Atomic Scientists all'indomani delle bombe su Hiroshima e Nagasaki per diffondere la consapevolezza sulle tecnologie potenzialmente letali per l'umanità, un tema che ora con l'invasione russa del'Ucraina è tornato al centro delle preoccupazioni globali.
Il progetto di Reyes si riallaccia alle simbologie utilizzate nel Novecento dai gruppi di attivisti impegnati sul tema del disarmo e si concentra sullo "Zero" come elemento grafico, visivo e concettuale comune a tutte le lingue, utilizzato come simbolo dell'unità globale. L'orologio in mostra è diventato un indicatore della vulnerabilità del mondo con la catastrofe causata dalle armi nucleari, dai cambiamenti climatici e dalle tecnologie dirompenti. Reyes si ispira anche al simbolo della colomba, di origine biblica ma diventato nei secoli un emblema laico e universale e si riallaccia alla scultura di Costantino Nivola "Uomo di Pace" (Hombre de Paz), realizzata dall'artista sardo nel 1968 per la Ruta de l'Amistad, complesso monumentale di 19 sculture di artisti internazionali realizzati in occasione delle Olimpiadi di Città del Messico. Lo spirito dell'Uomo di Pace, con il suo braccio alzato "in atto di protesta e avvertimento ai governi bellicosi", rivive in una grande scultura lignea che leva al cielo una mano-colomba realizzata da Reyes, omaggio a Nivola, a Picasso a Le Corbusier e a Niemeyer, artisti che si sono misurati con un simbolo tanto semplice quanto potente. Nell'antico lavatoio di Orani, il fungo atomico e la mano-colomba si contrappongono come simboli delle paure e delle speranze dell'umanità. (ANSA).
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