Un Ferragosto da tutto esaurito con il ritorno degli stranieri e la "fedeltà" del pubblico italiano. L'estate 2022 riporta finalmente il nostro Paese ai record di flussi prima della pandemia, anzi quasi migliori. Sul tavolo però ci sono anche dei problemi come l'overtourism e la difficoltà di reperire i lavoratori stagionali necessari, dai cuochi ai camerieri fino agli addetti degli stabilimenti balneari. Da un'indagine condotta da Cna Turismo e Commercio, focalizzata sul periodo 12-21 agosto, emerge che oltre 10 milioni di turisti pernotteranno in strutture ricettive, tradizionali e non. Per salire fino a 15 milioni e più aggiungendo al computo gli italiani che andranno nelle seconde case. Tra quelli che passeranno la notte in strutture ricettive, gli italiani dovrebbero essere 5,5 milioni, ben 4,5 milioni gli stranieri. La spesa complessiva, diretta e indiretta, dovrebbe toccare i 3,5 miliardi. Gli italiani secondo Cna sono orientati in prevalenza verso mare, montagna e terme e gli stranieri (in particolare gli extra-europei) vengono attratti da città e borghi d'arte. A integrare queste scelte le attività esperienziali e la ricerca (non solo da parte straniera) delle proprie radici familiari, il cosiddetto "turismo ancestrale". Il pernottamento medio degli italiani si fermerà a tre notti, mentre sarà di quattro notti il pernotto dei turisti stranieri. Due terzi dei turisti opteranno per gli alberghi e un terzo per le sempre più diffuse strutture extra-alberghiere: Bed&Breakfast i preferiti in riva al mare e in città e borghi d'arte, agriturismi e campeggi per quanti prediligono l'aria aperta. Il ritorno dei turisti stranieri in Italia, secondo Cna, è trainato, per quanto riguarda l'Europa, prima di tutto dai vacanzieri provenienti da Germania, Francia e Regno Unito. L'euro debole sta calamitando verso l'Italia anche molti turisti extra-europei: i viaggiatori partiti dagli Stati Uniti d'America sembrano avviati a superare ogni risultato precedente. La nuova vitalità del mercato estero è stata confermata qualche giorno fa anche da uno studio di Confcommercio, in collaborazione con TRA Consulting: mentre si riduce il numero dei turisti asiatici ed è quasi azzerato quello dei russi, la ripresa è molto sostenuta da alcune aree rilevanti per l'Italia, prima fra tutte quella nordamericana con flussi in aumento da Stati Uniti e Canada, nel corso del secondo trimestre 2022, con valori che a giugno hanno già raggiunto i livelli del 2019. Sono 2,2 milioni i nordamericani previsti in arrivo tra luglio e settembre (pari a 4,4 milioni di presenze) con una spesa complessiva prevista di oltre 2,1 miliardi di euro, superiore del 20% rispetto al 2019. Continuano però nell'estate dei record le difficoltà degli imprenditori del comparto turistico e ristorativo nel reperire i lavoratori in numero utile per affrontare la maggiore domanda legata alla bella stagione e al suo picco di Ferragosto. A mettere nero su bianco i numeri è oggi la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: a fronte di una richiesta di quasi 50 mila lavoratori stagionali, il 46% risulta introvabile (circa 22 mila). Ma non è l'unica criticità. Il datore di lavoro che riuscisse nell'impresa di reperire cuochi e camerieri - secondo i Consulenti - si troverebbe alle prese, in fase di assunzione, con una corposa informativa da compilare e trasmettere al lavoratore, come prevede il decreto Trasparenza di recepimento della Direttiva comunitaria 1152/2019 che produrrà i suoi effetti proprio alla vigilia di Ferragosto. Il fenomeno della carenza di profili costituisce una tendenza che caratterizzerà il mercato del lavoro nei prossimi sei mesi e che rischia di far mancare all'appello 1 milione e 350 mila lavoratori entro il 2026, a fronte di una domanda di 4,3 milioni di posti da occupare.
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