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Santo Spirito a Maiella, una foresteria sul Cammino di Celestino

(ANSA) - ROCCAMORICE, 01 AGO - Un "giacimento di autenticità", un luogo che "consente lo spirito riflessivo, che ci fa recuperare l'andare in profondità, in una stagione lunghissima in cui tutti scegliamo la comodità della superficie". Non potevano esserci parole migliori per descrivere l'Eremo di Santo Spirito a Maiella e tutto l'ambiente circostante, a 1132 metri di quota nel territorio di Roccamorice (Pescara), nel giorno dell'inaugurazione della Foresteria nei locali della ex Casa del Principe. A pronunciarle ieri il senatore Luciano D'Alfonso, nell'area verde antistante la chiesa sovrastata da una parete di roccia calcarea e immersa in una maestosa faggeta. Con lui il sindaco di Roccamorice Alessandro D'Ascanio, il direttore del Parco nazionale della Maiella Luciano di Martino e il responsabile della cooperativa Ripa Rossa Daniele Palumbo.
    Nel 2015 quattro ragazzi di Roccamorice decisero di costituire la cooperativa, ispirandosi per il nome a un costone roccioso rossastro che incombe sulla strada e nel quale è ricavata un'edicola votiva che fu prima sosta per Celestino V nel cammino verso l'eremo. I primi insediamenti risalgono all'VIII secolo, nell'XI l'area divenne possedimento benedettino, nel 1246, all'arrivo di Pietro da Morrone, futuro Celestino V, fu riedificata la chiesa, dedicata allo Spirito Santo dopo la leggendaria visione all'alba del 29 agosto 1248.
    Nel 1293 Pietro trasferì la Casa Madre dell'ordine da Santo Spirito a Maiella a Santo Spirito al Morrone, a Sulmona. La cooperativa oggi si avvale di una guida turistica, di una guida escursionistica, di addetti all'accoglienza e personale esperto nella tutela e conservazione dei beni culturali.
    La foresteria, con le sue cosiddette "Cellette Celestiniane", è "una 'casa del Parco' essenziale per il Cammino di Celestino" ha detto Di Martino, ricordando che i lavori sono stati possibili grazie ai bandi del ministero per la Transizione ecologica destinati all'efficientamento energetico nelle aree dei Parchi. "A Roccamorice si è fatto tanto, perché c'erano sia le risorse sia la volontà e la capacità di sfruttarle - ha aggiunto il direttore del Parco - E questa 'casa del Parco' non sarà beneficio solo per la cooperativa Ripa Rossa, che svolge il suo ruolo con dedizione e risultati elevatissimi, ma anche per le altre cooperative che vivono di escursioni e visite guidate".
    Di Martino ha poi colto l'occasione per annunciare che a ottobre ripartirà un corso per 'guide del Parco'.
    "Il Comune ha restaurato, a partire dal 2013, con fondi dell'8 per mille, della Regione Abruzzo e del Parco - ha spiegato il sindaco - Poi abbiamo ideato un progetto di gestione, valorizzazione e animazione culturale per il tramite dell'assegnazione del bene alla cooperativa Ripa Rossa. Visite guidate, attività musicali, teatrali, esposizioni, esperienze con il grande cinema e ora l'apertura della Foresteria nella ex casa del Principe Caracciolo, per soggiorni in un luogo straordinario!". (ANSA).
   

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