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Mostre: tre anni di incontri tra Mendoza e la curatrice

Una mostra a Venezia, passata attraverso una fase organizzativa concitata, e una fitta trama di colloqui hanno ispirato l’idea di portare a Palazzo Reale l’arte irriverente di Ryan Mendoza. Il progetto è stato concepito e seguito dalla giornalista e critica d’arte Paola Nicita che ora è la curatrice della mostra "Golden Carf". È stata lei a concordare con Mendoza il contenuto dell’esposizione facendo la spola tra Palermo e la casa sull’Etna in cui vive l’artista con la sua famiglia. In precedenza Mendoza aveva vissuto in una casa alle falde del Vesuvio. Nei loro incontri Mendoza e Nicita hanno discusso di pittura, di muse e di vento. “Ryan - dice Nicita - mi racconta va di aver acquistato la casa di Rosa Parks per salvarla dalla distruzione, con l’appoggio dei discendenti della famiglia della grande donna, che il primo dicembre 1955 fece una rivoluzione scegliendo di sedersi su un autobus nei posti riservati ai bianchi. Questa storia di coraggio e libertà - sottolinea - sarebbe piaciuta tanto ad uno degli uomini più straordinari che hanno vissuto a Palermo moltissimi secoli fa. Penso a Federico II, con il suo sguardo aperto sul mondo, la sua eccezionale lungimiranza giuridica, la sua passione e il rispetto assoluto per la cultura, fulcro insostituibile della sua costruzione del mondo".

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