(ANSA) - GAETA, 17 GIU - L'Italia può candidarsi a guidare il processo di creazione, implementazione e diffusione di un modello di sviluppo sostenibile del turismo per il Mediterraneo, secondo uno studio di The European House Ambrosetti presentato al Summit Blue Forum Italia Network.
"Nonostante un crescente interesse per forme di turismo sostenibile, il settore rimane ancora oggi basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, economiche, sociali e culturali della località, senza considerazioni per il futuro", osserva il partner e responsabile Area Sustainability, Carlo Cici.
L'analisi indica la previsione per il 2030 di 500 milioni di turisti nel Mediterraneo che lo rendono la prima destinazione turistica mondiale. Tra le sfide per il futuro c'è il fatto che il turismo è tra i settori più esposti al cambiamento climatico e, al tempo stesso, contribuisce ad alimentarlo con l'8% delle emissioni di gas serra.
Lo studio propone una strategia basata su tre indirizzi: proteggere la diversità e tutelare le motivazioni turistiche, promuovere la diversità e creare nuove occasioni di turismo, e rendere accessibile la diversità, migliorando le condizioni strutturali. I passi fondamentali da seguire sono la definizione degli obiettivi del turismo, che delineino quale turismo è adatto per quale zona e per quale società, e l'applicazione di studi di impatto a ogni opera o politica turistica per garantire l'aderenza del progetto agli obiettivi stabiliti. (ANSA).