BOLOGNA - L'emergenza pandemica e la crisi dovuta alla guerra in Ucraina hanno creato nuove esigenze che hanno indotto la Fondazione Carisbo di Bologna a operare un taglio del 40% dei finanziamenti (da 5 a 3 milioni di euro) alla sua emanazione culturale Genus Bononiae, società strumentale della Fondazione che gestisce 5 sedi museali in città, per destinarli alle nuove povertà che stanno nascendo. "Faremo in modo che tutto questo non incida più di tanto sulle attività rivolte al pubblico", ha spiegato il nuovo presidente di Genus Bononiae, Filippo Sassoli De Bianchi, nel presentare le nuove attività del polo museale. Ecco allora che da domani Palazzo Pepoli ospiterà Back to Bo: tre nuovi tour virtuali di Bologna dedicati alla città medievale, al periodo romano e al periodo in cui le strade brulicavano di canali.
Il Museo di San Colombano, che ospita la collezione di strumenti antichi donata da Luigi Ferdinando Tagliavini, continuerà nell'offerta di concerti di musica barocca che in autunno toccheranno però anche il Novecento di Arvo Part e, grazie alla collaborazione con l'Associazione Entroterre, potranno essere fruiti anche da ipovedenti e da ipoudenti. Lo stesso luogo si arricchirà anche di una biblioteca costituita dai lasciti dello stesso Tagliavini, di Liuwe Tamminga e di Oscar Mischiati. Palazzo Fava continuerà nell'offerta di due mostre all'anno, una delle quali dedicata alla valorizzazione della tradizione artistica emiliano romagnola dal '500 ai giorni nostri. In Santa Maria della Vita verranno realizzati lavori per valorizzare ulteriormente e renderli più fruibili ai visitatori il celeberrimo Compianto sul Cristo morto di Nicolò Dall'Arca e l'Oratorio, in cui è possibile ammirare il gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi. La Biblioteca di San Giorgio in Poggiale, infine, ospiterà in ottobre una mostra fotografica promossa dal Comando dei Carabinieri per la Tutela Forestale.