(ANSA) - PERUGIA, 03 GIU - Lo chiamano la piccola Orvieto perché sorge sulla rupe "gemella", di dimensioni ridotte, che si erge proprio di fronte alla città del Duomo e del pozzo di San Patrizio. Ma da una decina di anni a questa parte, il borgo di Rocca Ripesena - abitato da una quarantina di persone - è stato ribattezzato come il paese delle rose. "Lungo le stradine e nel roseto ai piedi dello spuntone roccioso si contano circa 600 piante con 350 varietà diverse", racconta all'ANSA Monia Pieroni, presidente dell'Associazione genitori di Orvieto che nel 2011 realizzò il roseto didattico. "Tutto nacque dall'idea di coinvolgere i più giovani per trasmettere loro il valore del bello e del prendersene cura. Ma soprattutto abbiamo l'obiettivo di far avvicinare i bambini alla natura", racconta Pieroni. "I mesi di maggio e giugno sono i migliori per immergersi nei profumi che le rose emanano in tutto il borgo - racconta la donna -. Anche se la fioritura delle piante avviene in periodi diversi a seconda delle varietà. Certo è - sottolinea - che si può ammirare un autentico spettacolo". "È una rosa cinese del 1800 ad aprire tradizionalmente la fioritura, una rosa che si chiama lijiang, fiorisce una sola volta, ma è bellissima".
Passeggiando lungo il roseto che conduce alla sommità della piccola rupe, dove si può ammirare un paesaggio incredibile che dà sul Duomo di Orvieto, si arriva "a un angolo di mondo - spiega la presidente -. Abbiamo le rose botaniche che nascono spontaneamente e generalmente utilizzate per fare gli innesti.
Queste rose - aggiunge Pieroni - arrivano da tutto il mondo".
"Visitare il borgo di Rocca Ripesena - conclude Pieroni - è un'esperienza per le rose, ma è anche l'occasione per immergersi in un posto unico nel suo genere, che sa regale quiete e bellezza". (ANSA).