Sabato 30 Novembre 2024

Giuditta e Oloferne, le emozioni tattili a Palazzo Barberini

Giuditta e Oloferne, le emozioni tattili a Palazzo Barberini - © ANSA
Giuditta e Oloferne, le emozioni tattili a Palazzo Barberini - © ANSA
Giuditta e Oloferne, le emozioni tattili a Palazzo Barberini - © ANSA
Giuditta e Oloferne, le emozioni tattili a Palazzo Barberini - © ANSA

ROMA - Per salvare la città di Betulia e il popolo d'Israele, Giuditta sta per uccidere Oloferne. Nella mano destra la spada affilata, mentre la sinistra afferra vigorosamente i capelli dell'uomo. Sul letto sfatto, il generale assiro è sospeso tra la vita e la morte. Il capolavoro di Caravaggio, commissionato intorno all'anno 1600 dal genovese Ottavio Costa e oggi gioiello delle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Palazzo Barberini, è ora pienamente fruibile anche per il pubblico con disabilità visiva. La tela è infatti protagonista di "Emozioni tattili: Giuditta e Oloferne del Caravaggio, i polpastrelli raccontano", progetto - sostenuto dalla Fondazione Roma, ideato dall'Associazione di volontariato Museum-Odv, con il riconoscimento dell'Unione Ciechi - che porta direttamente nella sala del dipinto un modello tattile dell'opera. Realizzata dallo studio Architalab, la tavola (66 per 66 cm) rappresenta il dipinto di Giuditta e Oloferne in una restituzione tridimensionale e proprio grazie alle diverse profondità fornisce informazioni iconografiche precise dei diversi elementi che animano la composizione. Accanto, una legenda con caratteri ingranditi e in braille trasparente, disegni in rilievo per approfondire le immagini del quadro, cinque testi in braille donati dall'Istituto Sant'Alessio e due Qr code per altrettanti contenuti audio: la spiegazione del dipinto su testi forniti dal curatore delle Gallerie Nazionali Yuri Primarosa e una drammatizzazione dell'evento con gli attori Lucia Bianchi, Stefano Pavone, Devis Tagliaferro e Mimmo Valente. Per l'Associazione Museum è un'ulteriore tappa nel percorso della "fruizione del patrimonio artistico" a tutte le utenze nelle istituzioni museali di Roma, dopo gli interventi già realizzati ai Capitolini, al Museo Etrusco di Villa Giulia, La Galleria Nazionale, Museo Bilotti, Museo Pigorini e al Museo Lavinium.
   

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