(ANSA) - MILANO, 20 MAG -
Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo avrà una nuova collocazione. A partire dalla prima settimana di luglio il capolavoro che rende omaggio al popolo lavoratore, altro tre metri e lungo sei, troverà casa alla Gam, la Galleria di arte moderna di Milano. Il Quarto Stato arriverà da Firenze, dove si trova in prestito esposto nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio dal primo maggio al 30 giugno e il Comune è già pronto ad accoglierlo al museo ospitato nella Villa Reale in via Palestro, dove sarà collocato in una sala in cui i visitatori potranno ammirarlo a sei metri di distanza e senza il vetro di protezione davanti, che invece era necessario al Museo del Novecento. Il dipinto infatti era sistemato prima dell'ingresso della collezione in una rientranza di solo tre metri protetto da una teca in vetro. "In qualche modo il Quarto Stato torna a casa, perché era stato già portato qua dopo la sottoscrizione lanciata dal sindaco Caldara" ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso del punto stampa dove è stata annunciata la nuova collocazione dell'opera. Il quadro fu infatti comperato dal Comune nel 1920 grazie a una sottoscrizione popolare, in pratica fu acquistato con le donazioni dei milanesi. Venne poi messo in deposito nel periodo del fascismo per poi essere esposto dopo la guerra nella sala del Consiglio comunale dove è rimasto fino al 1980, quando è stato portato alla Galleria di Arte Moderna e infine, al Museo del Novecento. dalla sua apertura nel 2010. "Ora ha concluso la sua funzione di spingere il Museo del Novecento - ha aggiunto Sala - , che adesso si avvia al raddoppio e ad accogliere nuove collezioni, come quella Mattioli". E alla Galleria d'arte moderna sarà valorizzato anche grazie al dialogo con altre due opere nelle sale a fianco: Le due madri di Giovanni Segantini la Maternità di Gaetano Previati, dipinto anch'esso di grandi dimensioni appena concesso in un prestito triennale prorogabile da Banco Bpm). E proprio Bpm finanzia anche l'allestimento del Quarto Stato alla Galleria d'arte moderna. In questo modo il Quarto Stato diventa quindi la punta di diamante di un museo che viene a sua volta valorizzato. "Con questa operazione volevamo ridare maggiore dignità di frequentazione, di visita e di studio ad un'opera che è tra le più iconiche delle nostre collezioni civiche", ha concluso l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
Caricamento commenti
Commenta la notizia