- ROMA, 14 MAG - Quanta arte, quanta vita e quanti temi possono coesistere in un albero? Cosa racconta un esemplare secolare che dalla terra, dove affonda le radici, si è innalzato quasi fino al cielo, testimone del tempo e delle umane vicende ed errori? È da qui che parte "La rivoluzione degli eucalipti" di Nina Maroccolo, artista, cantante, performer, scrittrice, che firma il nuovo inedito concept espositivo ospitato alla Galleria d'Arte Moderna di Roma, da oggi fino al 29 agosto, a cura di cura Plinio Perilli. Non una mostra di opere o oggetti, ma un'unica opera costituita da una serie di fotografie, scritti, libri, piccole sculture, per rifondare il mondo della Natura e dove, in qualche modo, è la Natura stessa a essere l'artista. Un inno alla vita, pensato nell'ambito delle iniziative per l'Earth Day 2021 del 22 aprile e che, racconta la sovrintendente capitolina ai beni culturali, Maria Vittoria Marini Clarelli, "affianca come in una costellazione anche Back to Nature", seconda edizione del progetto espositivo appena inaugurato a Villa Borghese.
"L'idea - spiega la Maroccolo, che da decenni lavora sul tema della natura - è nata nel 2007 davanti a un imponente eucalipto affacciato sul mare ad Acitrezza. Era la prima volta che vedevo un albero così grande e vecchio, per di più tra luoghi che rimandano memoria storica e pagine di Verga". Partendo da quell'albero della salvezza, la Maroccolo rilegge dunque la natura nel suo continuo mutamento con la fotografia, immortalando la storia che scorre sulla corteccia di un albero.
Ma anche con percorsi iconografici non-figurali, strutture totemiche e mandala, ricreati da scarti vegetali dell'eucalipto, che diventano lacerazioni o meglio "macerazioni", come li definisce, "date dal 'principio dello scarto' della grandiosa Bellezza della Natura nel suo essere viva e palpitante".
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