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A Bologna l'urlo espressivo di Andrea Pazienza

BOLOGNA - La forza, la potenza e l'urlo espressivo con i quali Andrea Pazienza, morto prematuramente a 32 anni nel 1988, ha inciso nella storia del fumetto nel giro di un solo decennio sono fedelmente rappresentati nella grande mostra-omaggio di Palazzo Albergati a Bologna, in programma dal 7 maggio al 26 settembre e intitolata "Fino all'estremo".
    L'esposizione, il cui titolo ricorda la prima stesura di quello che sarebbe poi diventato Gli ultimi giorni di Pompeo, il vertice artistico e narrativo di Pazienza, presenta al pubblico un viaggio nell'arte del fumettista, disegnatore, illustratore e pittore e nella Bologna degli anni caldi dei movimenti studenteschi del '77 (quando la sua carriera prese il via sulle pagine di "Alter Alter"): un percorso accurato che si snoda lungo oltre 100 opere provenienti dagli archivi delle persone a lui più vicine come il fratello, la sorella, la moglie e altri, tra tavole originali dei fumetti e opere pittoriche fatte con i materiali più diversi, dai pennarelli alle tempere, dalla matite ai colori acrilici. Nella mostra, arricchita anche con le storiche immagini del fotografo e artista visuale Enrico Scuro, trovano spazio tutti i lavori più importanti di Pazienza, sia in bianco e nero che a colori, dai pilastri Pentothal, Zanardi e Pompeo fino a Fiabeschi, Giallo Matematico e le Notti di Carnevale di Zanna, Colas e Petrilli. (ANSA).
   

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