(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Dalle aperture straordinarie tra le opere d'arte "in verde" delle Giornate all'aperto del Fai alle miniature ritrovate eposte agli Uffizi, fino ai bellissimi Bronzi di Riace che tornano ad aprire le porte del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Ancora tra misure di sicurezza e prenotazioni spesso obbligatorie, sono alcune delle mostre da non perdere nel week end.
BERGAMO - Oltre due ettari di verde che dominano la Città Alta tra giardini all'italiana, aiuole fiorite, siepi potate, viti su pergole, alberi da frutto. E vista panoramica sullo sfondo delle Alpi Orobie. Ci sono anche i Giardini di Palazzo Moroni tra i protagonisti della prime Giornate Fai all'aperto, in programma il 27 e 28 giugno. In tutto 200 luoghi in più di 150 località, scelti sul fil rouge del rapporto tra Cultura e Natura. Si va dal "verde architettato" del giardino alla francese Villa Panza a Varese al "verde violentato" dalla mano dell'uomo con le siepi potate a festone e il grande leccio a ombrello della settecentesca Villa del Balbianello sul Lago di Como. E poi i giardini "segreti" della Galleria Borghese a Roma o il Terzo Paradiso di ulivi donato da Michelangelo Pistoletto al Bosco di San Francesco ad Assisi (prenotazione obbligatoria su www.giornatefai.it).
FIRENZE - Un tesoro di sapere, arte e devozione, prima rubato e poi ritrovato. Sono libri antichi e preziosi come il minuscolo Ufficio dei Morti appartenuto a Papa Leone X de' Medici, i grandissimi corali, le pergamene finemente illustrate e decorate da alcuni dei più grandi maestri del Medioevo e del Rinascimento, oggi alle Gallerie degli Uffizi con la mostra "Storie di pagine dipinte. Miniature recuperate dai Carabinieri" (fino al 4 ottobre). Cinquanta opere che attraversano la grande stagione di produzione libraria dell'Italia centrale dal Duecento al Cinquecento, con artisti come il Maestro di Sant'Alessio in Bigiano Pacino di Buonaguida (uno dei primi e più dotati seguaci di Giotto), Attavante degli Attavanti o Monte di Giovanni. Tutte da scoprire anche le storie dei furti e dei recuperi.
SANSEPOLCRO (AR) - Piero Della Francesca, genio assoluto del Rinascimento italiano, a tu per tu con Banksy, artista globale del nuovo millennio, prepotentemente in prima linea per i messaggi affidati alle sue opere di street art e non solo.
Accade alla mostra "Affreschi urbani. Piero incontra un artista chiamato Banksy", che riapre il Museo Civico con una selezione di oltre venti serigrafie dell'artista inglese - dall'iconica "Girl with Balloon" a "Love is in the Air" - proprio nelle sale che conservano anche la celebre Resurrezione del pittore toscano (fino al 10 gennaio).
ROMA - Due donne, due protagoniste della scena artistica romana e la storica galleria Arco d'Alibert. A Mara Coccia e Daniela Ferraria la Galleria Nazionale di Arte Moderna dedica due mostre, ''Le Opere e gli archivi'' (fino al 20 settembre), curate da Francesca Gallo e Ilaria Bernardi che hanno selezionato il materiale dei Fondi donati al museo dalle due galleriste, raccontando i loro percorsi distinti ma intrecciati tra opere di Carla Accardi, Lucio Fontana, Leoncillo, Francesco Lo Savio, Hidetoshi Nagasawa, Gastone Novelli, Nam June Paik, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Antonio Sanfilippo, Mario Schifano, Giuseppe Uncini, Giulio Turcato. Mara Coccia (1925-2014), protagonista della prima mostra, aprì lo Studio d'arte e continuò ad animarlo fino alla chiusura, nel 1970. Daniela Ferraria, che era stata sua assistente dal 1968, lo gestì con lei per il periodo segnato dalle sperimentazioni di Alvin Curran e Paul Kleer.
NOVARA - Oltre cinquant'anni di sguardi sul mondo, di "osservazioni attive" di un grande interprete del nostro tempo.
È "Il giro dell'occhio. Fotografie 1950-2010", rassegna al Castello Visconteo Sforzesco che documenta mezzo secolo di fotografie in bianco e nero di Piergiorgio Branzi (Signa, FI, 1928), dagli anni Cinquanta in Toscana alle culture del Mediterraneo, per passare a Mosca dove Branzi ha vissuto cinque anni inviato per la Rai. Una sezione speciale è dedicata a Parigi, per finire con la produzione più sperimentale legata allo studio delle forme (fino al 6 settembre).
REGGIO CALABRIA - Belli, imponenti, barbuti, oltre che famosi in tutto il mondo. I Bronzi di Riace tornano ad accogliere il pubblico al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, che da venerdì riprende il suo viaggio nella Calabria antica. "I Bronzi di Riace - racconta il direttore Carmelo Malacrino - saranno con i Bronzi di Porticello nella Sala loro dedicata, unica al mondo per quantità e qualità di testimonianze dell'arte greca in bronzo del V secolo a.C., quindi il 'viaggio' potrà proseguire al livello D dell'esposizione permanente nell'antica Reggio e nei suoi territori". (ANSA).
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