Domenica 05 Maggio 2024

Da Courbet a Carrà 151 opere ai musei dello Stato

Gino Severini (Cortona 1883-Parigi1966), Studio per la Ciociara, Matita su carta, cm 15x13 - © ANSA
Studio Fotografico Guigoni & Bossi di Milano, Fotografia originale raffigurante Puccini, Mascagni e Franchetti, 1893 cm. 8x14 - © ANSA
Gandolfino da Roreto (Asti, attivo tra ultimo decennio del XV secolo e primo quarto del XVI secolo), San Giovanni Battista, Olio su tavola, cm 54x35 - © ANSA
Van Deyen Guilliam (Anversa 1575-Bruxelles 1618), Ritratto di gentildonna con collana di perle, Olio su tela, cm. 105x85 - © ANSA
Marino Marini (Pistoia 1901-Viareggio 1980), Nudo femminile, sec. XX, Disegno matita e inchiostro su carta, cm. 39x38 - © ANSA
Guglielmo Cortese detto il Borgognone (Saint –Hippolyte, Francia 1628-Roma 1679), Battaglia di Giosué a Gibeon, 1657 ca, Disegno penna, inchiostro e acquarello con gessetto, cm 55x24 - © ANSA
Taddeo di Bartolo (Siena 1362 ca-1422), Otto santi, serie di otto scomparti di polittico già nella chiesa di San Domenico a Gubbio, cm 47x21,5 - © ANSA
Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attr.) (1568-1625), L’annunciazione, Olio su tela, cm.178x135 - © ANSA
Antonio Carracci (Venezia 1592 ca-1618), Santa Prassede, inizio sec. XVII Olio su tela, cm. 128x96,5 - © ANSA
Mario Nuzzi detto Mario de’ Fiori (Roma 1603-1673), Garofani ed altri fiori in un vaso azzurro con putti Olio su tela, cm 65,5x51 - © ANSA
Felice Giani (San Sebastiano Curone 1758-Roma1823), 4 tempere su carta raffiguranti Storie di Cerere, 1812 - © ANSA
Piero Gagliardi (Roma1809-Frascati1890), Allegoria del tempo, sec.XIX, Olio su tela, cm 46,5x37 - © ANSA

ROMA - Un'onda che si infrange nera sull'oro di una spiaggia deserta, sotto il cielo livido di un tramonto che è quasi notte: è l'intensa marina di Gustave Courbet, che andrà ad arricchire la collezione della Galleria D'arte moderna e contemporanea di Roma, come l'imponente Allegoria sul lavoro di Carlo Carrà appena acquisita per la Pinacoteca di Brera o la tenera, bellissima Santa Prassede di Antonio Carracci, salvata due anni fa da una vendita all'estero, che si può ora ammirare a Bologna, nelle sale della Pinacoteca nazionale. Tra il 2016 e il 2017 sono 151 le opere d'arte comprate dal ministero dei beni culturali e destinate a musei e istituti culturali statali. Acquisizioni particolari, perché si tratta di tele ma anche sculture, fotografie , porcellane, per un totale di quasi 4 milioni di euro, che lo Stato è riuscito ad aggiudicarsi, grazie alle segnalazioni delle soprintendenze o quelle dell'ufficio esportazione, agendo in prelazione sulle compravendite private o in acquisto coattivo per evitare che venissero vendute all'estero e disperse.

"Arte restituita ai cittadini", dice il ministro Franceschini, rivendicando l'importanza per la tutela del patrimonio del fondo ministeriale dedicato a queste acquisizioni, le cui risorse nella legge di bilancio 2018 "sono state aumentate di altri 4 milioni di euro". E al ministro arrivano questa volta anche gli applausi dello storico dell'arte Tomaso Montanari, animatore del cartello di associazioni Emergenza Cultura. "E' una buona notizia che ricorda agli italiani che esistono e resistono le soprintendenze che Franceschini questa volta ha ascoltato", commenta all'ANSA il critico militante, Presidente di Giustizia e Libertà.

A scorrerne l'elenco nella serie di schede compilate dai tecnici del mistero, le opere acquisite dalla Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio con il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico Belle Arti, fanno l'effetto di un eterogeneo tesoro, dove alle tele del Cinquecento si mescolano i piatti di porcellana con lo stemma reale, capolavoro settecentesco della Manifattura Ginori di Doccia. E persino armi, come la particolarissima "Corseca", una sorta di lancia in ferro degli inizi del XVI secolo affidata al Polo Museale dell'Emilia Romagna per il Castello di Torrechiara a Langhirano. E ancora, c'è una collezione etnografica di quasi cento pezzi fatta di delicate statuine in legno, fibre vegetali, argilla, conchiglie che ora andrà ad arricchire la collezione del Museo Preistorico Pigorini di Roma. Ma anche una serie di disegni di Gino Severini - pure questi come la Santa Prassede di Carracci fermati dall' Ufficio Esportazioni- che sono entrati a far parte della collezione del Gabinetto Disegni e stampe degli Uffizi.

Così come il tenero polittico a otto comparti dipinto dal trecentesco Taddeo di Bartolo per la chiesa di San Domenico da Gubbio: acquistato in prelazione grazie ad una segnalazione della soprintendenza, tornerà a Gubbio, dove farà parte dei tesori del Museo di Palazzo Ducale. A Roma, sempre su segnalazione della soprintendenza, la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini si è aggiudicata uno splendido ritratto di Abbondio Rezzonico di Pompeo Batoni. A Venezia la Galleria dell'Accademia si arricchisce di un autoritratto del secentesco Pietro Bellotti. All'Archivio di Stato di Milano , infine, viene destinata una storica immagine fotografica del 1893 che ritrae insieme Puccini, Mascagni e Franchetti, mentre a Torino i Musei Reali acquisiscono un 'drago da passeggio' di Carlo Mollino in carta pieghettata e dipinta, vetro e legno. Tutte opere strappate a oblio e dispersione. Il compito del Mibact però, sostiene Montanari, non è finito: "Per essere tutelate, per vivere davvero - avverte- queste opere hanno bisogno ora di giovani storici dell'arte assunti a tempo indeterminato che le conservino, le studino, le restituiscano alla conoscenza di tutti".

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