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In spiaggia a caccia di comfort zone

di Cinzia Conti

In spiaggia alla ricerca della propria comfort zone (che sia conosciuta e che rassicuri), sempre collegati (anche se si parte sempre con il proposito di un bel digital detox) e soprattutto con un'attenzione particolare alle prime 24 ore della vacanza.
    E' l'identikit dell'italiano in ferie.
    La vacanza al mare - secondo l'osservatorio Panorama Turismo - Mare Italia di Jfc - rimane per gli italiani quella "essenziale" alla quale non si rinuncia, indifferentemente dalla classe sociale e dalla capacità di spesa: in resort o in albergo a 3 stelle, al campeggio o in appartamenti.
    Le esigenze più forti sentite dagli italiani nell'estate 2017 riguardano la facile raggiungibilità della meta, la possibilità di mobilità interna (anche con bici, barche, treno), la presenza di molti eventi, la cura della spiaggia, l'attenzione alla spesa, la sincerità delle relazioni umane e l'open wi-fi. A questo secondo Jfc si aggiunge la voglia di vacanze sane, di luoghi da scoprire (si preferisce la meta meno "instagrammed"), di località frizzanti (e non in salamoia) e di un mare multifunzione (che diano relax assoluto, ma anche la possibilità di praticare sport, godere di un aperitivo o cenare).
    Un discorso a parte merita la "meteopatia", patologia tutta italiana. Oltre ai dati di Jfc (che registra la forte crescita di chi prenota last second, per questa ragione, e il fatto che 8 connazionali su 10 prenotano in base a meteo), la conferma di quanto gli italiani tengano alle condizioni atmosferiche arriva da Monitor Allianz Global Assistance con l'istituto di ricerche Nextplora: il 61% degli italiani è influenzato dalle previsioni nella scelta della meta (per il 16% è addirittura il fattore principale) e ancora di più i genitori che viaggiano con i figli.
    Sulla prima, cruciale giornata di ferie si concentra un'indagine di Booking.com: oltre la metà dei turisti italiani, infatti, ritiene che queste prime ore influenzeranno tutto il resto del soggiorno e circa il 38% sostiene come dai primi momenti possa dipendere l'intero esito del viaggio. Inoltre, per il 59% degli italiani le prime 24 ore devono essere di assoluto relax per potersi ambientare.
    Un discorso a parte meritano i Millennials.
    L'ecosostenibilità rientra pienamente nei valori di chi ha tra i 18 e 34 anni: secondo un sondaggio di PiratinViaggio il 66% di loro ha dichiarato che il rispetto dell'ambiente è fondamentale quando si è in viaggio e il 34% ha provato ad adottare comportamenti in questo senso, anche se spesso non è facile.
   

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