Domenica 22 Dicembre 2024

La cucina stile Forte dei Marmi cambia marcia con chef Cerroni

Lo chef Giovanni Cerroni firma il menu del ristorante Il Parco a Forte dei Marmi - © ANSA
Un risotto coi calamaretti spillo dello chef Giovanni Cerroni - © ANSA

 - A Forte dei Marmi gli indirizzi giusti per gustare spaghetti con le telline, pesce al sale e una frittura di paranza, non sono mai mancati. Ma a far tesoro di tanta tradizione gastronomica è il ponte verso la modernità lanciato dallo chef Giovanni Cerroni, che da quest'anno firma il menu del ristorante 'Il Parco' di Villa Grey, insignito di una stella Michelin pochi mesi dall'apertura nel 2019, dopo un restauro conservativo della palazziina novecentesca che si affaccia sul lungomare con stabilimento balneare e bistrot della stessa proprietà. Insegna a conduzione familiare, quella della famiglia Larini, che sceglie di investire nella qualità sobria, tovaglie e piatti aritigianali dai colori neutri per un'eleganza garbata che mira a far sentire gli ospiti a casa, pur vivendo un'esperienza di soggiorno e ristorazione nel lusso all'insegna del bon vivre.

Il ristorante si chiama 'Il parco' perché è il verde, e il silenzio, a far da cornice ai tavoli ben distanziati per assicurare privacy, intimità e il piacere di conversare senza molestie sonore. A parlare sono i piatti dello chef Cerroni, 32 anni, neo papà, romano di origini ma cresciuto in Toscana professionalmente, dopo super qualificate esperienze a Londra, nei Paesi Baschi e a Parma. Forte di studi classici propone due menu degustazione, Cartarsi da sei portate, e Mimesi da otto. Le porzioni sono abbondanti, ma la digeribilità è assicurata da una grande tecnica, carattere equlibrato, e dagli ingredienti esclusivamente di stagione e freschi. Una tipica insalatina di fagiolini e cannolicchi trova qui inedite consistenze con la base di crema di mandorle, salicornia, aria di burro e champagne. La sogliola, caffè verde e taccole apre le proposte dei secondi, per un fine pasto a sorpresa: lo spaghetto allo zafferano, midollo arrosto e alloro che evoca e rende più informale il Risotto alla milanese.

In pochi anni la carta dei vini è cresciuta in misura esponenziale, come sottolinea l'attento sommelier, Luca Florio, e conta oltre 800 bottiglie, con un ampio capitolo dedicato ai formati Magnum e allo Champagne che qui è raccontato in 150 etichette. Anche cocktail a tutto pasto e, a richiesta, il piacere di un sigaro en plein air. "Ho l'ambizione - sottolinea il patron, Fabrizio Larini - di offrire un nuovo modo di vivere la Versilia, col lusso di sentirsi parte di un mondo attento alla qualità, umana e ambientale innanzitutto". (ANSA).

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