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Nuovo disciplinare formaggio Asiago Dop, sì a caglio vegetale

 - Il formaggio Asiago Dop cambia disciplinare e punta, anticipando le azioni del Green Deal promosso dall'Unione Europea, ad uno sviluppo sostenibile scegliendo di rafforzare il legame col territorio d'origine e di realizzare scelte produttive sempre più naturali, rispettose del benessere animale, in linea con le nuove richieste del mercato e i cambiamenti nei consumi alimentari. A partire dal prossimo 8 ottobre, il nuovo disciplinare promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago avvia un progetto di valorizzazione del patrimonio di biodiversità della zona d'origine della Dop che comprende le province di Vicenza e Trento e parte di quelle di Padova e Treviso.

Il percorso parte fin dall'alimentazione delle bovine, con foraggio proveniente dalla zona geografica della denominazione, ricca di essenze vegetali autoctone. E rifacendosi alla tradizione più antica della produzione di formaggio sull'Altopiano di Asiago, il nuovo disciplinare prevede la possibilità d'impiego del caglio vegetale, così da garantire la specialità Asiago Dop anche ai consumatori che ricercano un'alternativa al caglio bovino e stabilisce, nel contempo, l'eliminazione totale dell'uso del lisozima, sia nell'Asiago Dop Fresco che in quello Stagionato. T

ra le innovazioni introdotte dal nuovo disciplinare, una particolare attenzione è stata posta alla valorizzazione delle diverse stagionature: nasce così la nuova dicitura Asiago Dop Fresco Riserva, di 40 giorni ed oltre di stagionatura che si affianca all'Asiago Dop Fresco. Per lo Stagionato, si allunga il tempo di stagionatura minima. "Ringrazio tutti i soci - conclude Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago - per aver creduto in questo risultato frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto coralmente gli attori della nostra filiera.

Possiamo tutti insieme essere orgogliosi di aver posto Asiago Dop al centro di un processo virtuoso che unisce qualità, naturalità e identità e sancisce il nostro impegno verso un futuro di crescita sostenibile rispettosa delle nostre radici e della nostra tradizione". (ANSA).

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