Estate di fuoco, con +20% roghi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in Italia e pesanti danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti su dati Effis, in relazione ai violenti incendi che stanno devastando la Penisola, dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all'Abruzzo, con migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città.
Una situazione che l'Italia è costretta ad affrontare perché, se da una parte il 60% dei roghi è di origine dolosa, dall'altra la maggioranza dei boschi si trova senza la presenza di un agricoltore che possa gestirli. La corretta manutenzione, infatti, aiuta a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme in caso di incendi.
Per difenderlo, rileva la Coldiretti, occorre creare le condizioni affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.
Un'opportunità in tal senso viene dalla legge di orientamento, che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale. I boschi assolvono funzioni importanti per tutta la collettività, come per la prevenzione dalle frane e dalle alluvioni, conclude la Coldiretti.