Mercoledì 01 Maggio 2024

Da Almatò il gusto va in meta,campioni nel rugby ai fornelli

Alamto’ (foto Alberto Blasetti) Da sx Manfredi Custureri (restaurant manager), Tommaso Venuti (chef), Alberto Martelli (responsabile sala e sommelier). - © ANSA
Alamto’ (foto Alberto Blasetti) - © ANSA

(ANSA) - ROMA - Il rugby e la ristorazione sono un ambo vincente a Roma. A rinnovare questa solida tradizione è Almatò, locale di nuova apertura a Prati, a due passi dalla sede del tribunale e della Rai. In cucina e in sala prevale il fair play praticato nel rugby, in campo e nel terzo tempo quando la convivialità la fa da padrone.

L'insegna è la sintesi dei nomi dei tre giovanissimi soci, età media 28 anni: Alberto Martelli, Manfredi Custureri e Tommaso Venuti, rispettivamente responsabile di sala e sommelier, restaurant manager e chef del locale. Tre ragazzi romani, tre amici, accumunati da due grandi passioni: la buona tavola e la palla ovale. È proprio calcando l'erba di un campo da rugby, infatti, che i loro destini si sono incrociati.

Lo chef Tommaso Venuti può vantare un curriculum di tutto rispetto: innamorato dei fornelli sin da piccolo, si diploma all'Alma (Scuola Internazionale di Cucina Italiana) e successivamente si perfeziona alla corte di chef del calibro di Heinz Beck, a La Pergola (Roma), Antonino Cannavacciuolo, presso Villa Crespi Relais & Châteaux (Orta San Giulio - Novara), e Marcus Wareing, nel ristorante Marcus (Londra). "Allo chef Heinz Beck - ha detto - devo molto: nei quattro anni trascorsi a La Pergola posso dire di aver imparato il mestiere di cuoco, inteso non solo come filosofia culinaria ma anche come gestione di una cucina e di un ristorante". Alberto Martelli è invece nato e cresciuto nel ristorante che la famiglia gestisce da quattro generazioni nella Capitale. Mentre Manfredi Custureri si è avvicinato alla ristorazione quasi per caso, scoprendo negli anni di avere un talento naturale per il management.

Le proposte spaziano dalla cacio e pepe con i gamberi ai ravioli di coda, erbe amare, salsa mirepoix fino all'anatra, patata viola, cipollotto, lavanda. La carta dei vini, curata dal Alberto Martelli, è composta da circa 80 etichette (equamente suddivise tra bianchi e rossi) provenienti dai territori più interessanti del Paese e comprensiva di diverse referenze estere, Francia in primis.

Formula smart all'ora di pranzo che consente anche di consumare il pasto nella mezz'ora di break. La sera è possibile sperimentare tre menu degustazione, da cinque o sette portate, per scoprire una cucina che rivoluziona le consistenze.

Imperdibile il tiramisù, con spuma di mascarpone e un biscotto che concentra gusto e sapore del caffè e cacao. La domenica il ristorante è chiuso perché è il rugby-day per questi giovani campioni.(ANSA).

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